Brutte notizie per i tanti utenti che, ormai da quasi un anno, attendono l’introduzione dello streaming cloud in iTunes: la funzione sarà quasi certamente a pagamento, secondo quanto si apprende dalle richieste che le case discografiche avrebbero avanzato a Apple.
iTunes Cloud, di cui l’introduzione dovrebbe essere davvero imminente, si potrebbe caratterizzare come un servizio di remote storage. I melauser potranno qui archiviare le loro librerie iTunes così da provvedere all’ascolto della propria musica in mobilità, senza dover portar con sé una copia fisica su memoria dei brani e utilizzando diversi dispositivi iOS.
Inizialmente lo streaming prevederà un periodo gratuito di prova, così da avvicinare l’utenza anche più scettica, per poi inserire un abbonamento annuale. Per molto tempo si è vociferata l’intenzione di Cupertino di introdurre questa nuova feature a costo zero ma, a quanto pare, le major dell’industria discografica hanno avuto la meglio.
Il prezzo dovrebbe essere comunque irrisorio, considerando che le voci più insistenti sul Web attribuirebbero a iTunes Cloud il destino che si pensava fosse previsto per Mobile Me, ovvero la riduzione delle tariffe annuali a solo 20 dollari l’anno. Se così fosse, lo streaming in salsa Mela rimarrebbe comunque appetibile e, non ultimo, ben al di sotto di altri dei prezzi di altri servizi di ascolto musicale.
Nel frattempo i concorrenti non se ne stanno di certo a guardare. Amazon avrebbe già iniziato le trattative con i big dell’intrattenimento per instaurare un sistema simile, lo stesso sarebbe in atto anche dalle parti di Google. C’è qualcuno, però, che dallo streaming musicale su iOS ne rimarrà escluso: stiamo parlando di servizi come Grooveshark, recentemente cacciato da App Store nonostante non si tratti di un portale di fruizione di brani illegale. Sarà forse la gratuità di quest’ultimo ad aver spaventato Apple?