«Le conclusioni per cui le vendite su iTunes siano in rallentamento sono semplicemente non corrette»: così Natalie Kerris ha respinto le tesi provenienti da Forrester Research secondo cui le vendite di musica sul music store Apple sarebbero in feroce caduta negli ultimi mesi. La teoria portata avanti non è prettamente contro iTunes, ma maggiormente indirizzata a identificare nell’istituto del Digital Right Management la colpa per quanto sta succedendo.
Apple difende iTunes ed il proprio operato, ma è ovviamente negli iPod che si manifesta il grande successo economico dell’azienda. Secondo quanto affermato dalla Kerris, Apple pilota il 6% di tutte le vendite musicali degli Stati Uniti ed il successo del proprio servizio è assolutamente in salute. Le rassicurazioni, però, non servono: in una sola seduta il titolo Apple è caduto del 3% circa riportandosi a 86.14 dollari di quotazione.
Dalle major c’è da tempo il sentore per cui qualcosa non quadri nella proposta Apple, dunque con Microsoft si è instaurato un rapporto economico differente pretendendo 1 dollaro per ogni Zune venduto sul mercato. Apple potrebbe a questo punto essere prossima ad un accordo di matrice similare.