Il 20% degli utenti internet saprebbe identificare la natura del marchio iTunes. Un utente su 5, insomma, sa che su iTunes si può acquistare musica. Questo quanto traspare da una ricerca condotta su un campione di 1500 navigatori da parte dell’NPD Group.
Entrando nel mondo Mac la percentuale sale notevolmente, ma in termini assoluti quando un marchio raggiunge un 46% di penetrazione significa che davvero non ha eguali. I progetti concorrenti come Rhapsody e Preesplay, nati con anni di vantaggio e meno settoriali in quanto a target d’utenza, raggiungono percentuali decisamente minori.
Tutto ciò si riflette sul mercato. Se il 6% degli utenti Mac dichiara di aver già effettuato acquisti su iTunes, solo l’1% confida di aver sfruttato qualcuno degli altri servizi. Il segreto del successo, secondo il responsabile NPD Rupp Crupnick, sta nella semplicità d’uso, nell’affidabilità, nei prezzi contenuti e nella vastità dell’offerta.
La rivoluzione iTunes consiste soprattutto nell’abilità dimostrata in un contesto in cui ben il 66% degli americani, secondo le stime Forrester Research, non baderebbe ai rischi connessi all’attività del peer-to-peer. NPD valuta inoltre come il 60% della musica scaricata sia illegale. In tale quadro la vendita online dimostrerebbe dunque la sua straordinaria capacità di mercato, identificandosi come la reale soluzione allo scontro che acquirenti e distributori stanno vivendo.