iTunes Match, il “digital locker” made in Cupertino, apre agli sviluppatori: nella giornata di ieri Apple ha infatti reso disponibile una prima versione sperimentale dello strumento con il quale permetterà agli utenti di creare una copia della propria libreria musicale nella nuvola, abolendo i tempi di upload che caratterizzano altri servizi analoghi realizzati dalla concorrenza.
Le prime prove effettuate dagli sviluppatori cui è stata concessa la possibilità di toccare con mano iTunes Match hanno messo in risalto l’opportunità di ascoltare i brani direttamente in streaming dalla Rete, sia in presenza di connessioni WiFi che sotto copertura 3G, oppure di effettuare il download degli stessi dai server Apple, ottenendo file musicali a 256 kbps anche nel caso in cui i brani posseduti siano di qualità inferiore. In questo modo gli utenti iOS potranno usufruire ugualmente della propria musica, senza però occupare spazio per l’archiviazione locale.
A differenza dei servizi offerti da Google ed Amazon, iTunes Match richiede pochi minuti per la costruzione della libreria nella nuvola: un apposito sistema di scansione si occupa infatti di rintracciare i propri brani all’interno del catalogo Apple, composto da oltre 18 milioni di tracce, e solo nel caso in cui non venga individuata alcuna corrispondenza si passa all’upload dei file musicali. I tempi di caricamento vengono in questo modo ridotti all’osso, permettendo così un più rapido utilizzo del servizio cloud.
iTunes Match avrà un canone annuale di 25 dollari, collocandosi dunque al di sotto della fascia di prezzo con la quale è possibile accedere alle soluzioni alternative proposte da altre società. Il suo arrivo sul mercato è atteso per il prossimo autunno insieme ad iCloud, iPhone 5 ed iOS 5 e sarà disponibile sia sui dispositivi mobile della Mela che in Mac OS X.