iTunes Radio non è solo per la musica. Il servizio di streaming inaugurato lo scorto autunno da Apple, e non ancora disponibile in Italia, ha iniziato il suo processo d’evoluzione: da oggi negli USA è disponibile il canale all news di NPR. E la Mela comincia a svelar le sue carte, per dimostrare perché iTunes Radio sia un environment diverso rispetto ai competitor, Spotify fra tutti.
La sorpresa è del tutto inaspettata, perché nessuno avrebbe potuto mai ipotizzare Apple potesse andare oltre allo streaming musicale, proponendo un servizio differenziato che non faccia dell’easy listening l’unica ragione d’esistenza. E, invece, Cupertino ha stretto un accordo con la National Public Radio per una stazione digitale all news su iTunes Radio, tra notiziari e programmi di approfondimento. Così si legge dalle pagine di Re/code:
«Il canale di NPR, che dovrebbe essere disponibile da oggi, offrirà uno stream gratuito, 24 ore al giorno, con un mix di notizie live e segmenti di show registrati come “All Things Considered” e “The Diane Rehm Shows”. I rappresentanti di NPR sostengono che nelle prossime settimane alcune delle stazioni locali dell’emittente dovrebbero iniziare a offrire i propri canali, con un mix simile di notizie dal vivo e registrate.»
In altre parole, qualsiasi utente statunitense volesse godere di un feed 24 ore su 24 dedicato all’informazione, potrà farlo all’interno di iTunes Radio, con le stesse modalità ormai diventate consuetudine per l’ascolto musicale. E non è tutto, perché fra le intenzioni di Apple vi sarebbe quella di stringere accordi con tanti broadcaster locali e internazionali per fornire servizi differenziati, dove la musica non è al centro. È una sorta di evoluzione del podcast, pensata per separare iTunes Radio con delle feature di punta non replicabili dalla concorrenza. Il modello di distribuzione di Spotify e Pandora, per quanto spesso più comodo della proposta di Apple, non è infatti facilmente adattabile all’informazione.
Sorge però un lecito dubbio: come funzionerà il modello di revenue sharing, considerato come non si possa applicare lo stesso tariffario delle royalties in campo musicale? A quanto pare, Cupertino avrebbe elaborato un apposito sistema di compensazione, i cui dettagli non sono ancora stati resi pubblici. Tutto ciò che è dato sapere, così come sottolinea il vicepresidente dei media digitali di NPR Zach Brand, è quanto Apple sia stata «comprensiva sul modello di business». Non resta che osservare curiosi gli USA, allora, nell’attesa che iTunes Radio prima o poi sbarchi anche in Italia.