Apple e l’American Red Cross uniscono le forze per una raccolta fondi in favore delle popolazioni colpite dal temibile tifone Haiyan, in quel delle Filippine. Così come già accaduto per lo tsunami giapponese, gli utenti si potranno connettere a iTunes Store per donare una cifra a piacere in beneficenza.
Il servizio è momentaneamente riservato agli Stati Uniti: collegandosi all’apposita pagina con un account iTunes Store italiano, infatti, viene visualizzato un messaggio d’avviso con cui si informa l’utente dell’inesistenza del servizio sullo Stivale. Non è da escludersi però, data la singolarità dell’evento, che la Mela si organizzi con associazioni di volontariato tricolore per estendere la raccolta fondi.
Gli utenti possono donare dai 5 ai 200 dollari e, così come specifica Apple, il 100% di quanto raccolto verrà consegnato all’American Red Cross, senza nessuna trattenuta da parte del gruppo di Cupertino. Quanto di regalato non può però essere detratto ai fini fiscali e, allo stesso modo, non si può utilizzare credito sullo store o iTunes Gift Card per accedere all’iniziativa.
Oltre allo tsunami giapponese, lo stesso sistema è stato posto in essere lo scorso anno per portare sollievo alle vittime dell’uragano Sandy, il grande evento atmosferico che ha coinvolto la costa orientale degli Stati Uniti, oltre a Giamaica, Cuba, Bahamas, Haiti e la Repubblica Domenicana.
Il tifone Haiyan, il più forte mai registrato sulla terraferma e il quarto in ordine di grandezza prendendo in considerazione quelli che si generano ed esauriscono nell’Oceano Pacifico, ha praticamente messo in ginocchio l’arcipelago filippino. Sono oltre 10.000 i morti certi – sebbene il calcolo non sia purtroppo definitivo – e più di 1 milione le persone rimaste senza un tetto. Nelle isole di Leyte e Samar, in particolare, si registrano veri e propri scenari apocalittici: tutte le abitazioni, spesso in legno data la povertà delle popolazioni locali, sono state rase al suolo dalla furia di acqua e vento, con raffiche record oltre i 315 chilometri orari. L’intera comunità internazionale in questi giorni si sta organizzando per l’inoltro di aiuti umanitari, anche per prevenire la conseguente emergenza sanitari con il sempre vivo rischio del colera.