Apple potrebbe essere vicina a una rivoluzione importante per iTunes Store, quella della distribuzione di film a poche settimane dal rilascio nelle sale cinematografiche. La notizia circola ormai da diversi mesi: le principali major di Hollywood sarebbero in cerca di un partner per la vendita e il noleggio di pellicole fresche di botteghino, a prezzi ovviamente maggiorati rispetto alle classiche release. Secondo quanto reso noto da Bloomberg, questo partner potrebbe essere stato identificato nel gruppo di Cupertino.
Stanto alla testata statunitense, nel corso di una recente conferenza Stacey Snider, CEO di 20th Century Fox, avrebbe confermato l’arrivo entro 6-12 mesi di distribuzioni digitali a poche settimane dall’arrivo nelle sale cinematografie. Tra i partner di questo progetto figurerebbero Apple, pronta a sfruttare la propria piattaforma di vendita su iTunes Store, e il provider Comcast. Al momento, le due società non hanno confermato il progetto apparentemente in corso.
A quanto sembra, le major starebbero puntando su una distribuzione più cara rispetto alle classiche release digitali o in streaming: trattandosi di pellicole fresche di botteghino, si vuole evitare che la fruizione domestica possa minacciare l’attività delle comuni sale. I prezzi saranno “inferiori ai 50 dollari”, mentre la disponibilità dei contenuti potrebbe essere compresa tra 17 giorni e 6 settimane rispetto alla prima apparizione al cinema. Naturalmente, il progetto riguarda oggi soltanto gli Stati Uniti, anche perché in Europa vigono leggi più protezionistiche dell’industria cinematografica in fatto di noleggio e home video.
Così come già accennato, il progetto potrebbe andare in porto tra i 6 e i 12 mesi: vi sarebbero ancora alcuni nodi da sciogliere, come la possibilità di destinare parte degli introiti proprio alla sussistenza delle sale cinematografiche. Inoltre, è probabile vengano introdotti progressivamente altri partner, oltre ai già citati Cupertino e Comcast. Non resta che attendere, di conseguenza, nuove informazioni da Oltreoceano, anche se probabilmente non se ne saprà molto di più prima del 2018.