L’universo di assunzioni e acquisizioni è sempre indicativo delle strategie future di Apple. Oltre a Beats, nell’ultimo periodo l’azienda si è concentrata sul settore medicale e biometrico, forse indice dell’arrivo di un iWatch. Ora un nuovo tassello si aggiunge al complesso puzzle: quello di Alex Hsieh, un esperto di dispositivi indossabili tra le fila di Atlas Wearables.
La scoperta è stata effettuata da Network World, nell’analizzare il profilo LinkedIn dell’esperto. Hsieh non sarebbe più annoverato tra i dipendenti di Atlas Wearables, farebbe invece parte di Cupertino. La posizione lavorativa dall’account social non è specificata, ma nella precedente azienda l’uomo occupava una posizione di rilievo nella produzione di device per il tracking delle attività fisiche.
L’azienda, una startup, lo scorso febbraio aveva richiesto aiuto su Indiegogo, raccogliendo ben 629.000 dollari rispetto ai 125.000 iniziali per lanciare un primissimo strumento wearable per il fitness. Hsieh si sarebbe occupato dell’elaborazione di questo device, di cui non è ancora dato sapere nome e portata, con la perfetta integrazione dei vari sensori che andranno a comporlo.
È facile intuire, di conseguenza, quanto il developer possa essere utile ad Apple per la definizione del suo iWatch, l’orologio intelligente che farà della salute e della biometria il proprio cavallo di battaglia. Non è dato sapere molto di questo terminale, se non il possibile lancio a settembre in concomitanza con iPhone 6 – con cui lavorerà in abbinato – e la disponibilità in due dimensioni schermo, così da assecondare sia le esigenze degli uomini che quelle delle donne. Inoltre, fra i vari sensori su cui da tempo si discute, anche un rilevatore di glucosio così come un esposimetro per i raggi UV. Dal display probabilmente tondo con protezione in cristallo di zaffiro, il device verrà probabilmente lanciato sulla fascia dei 250 dollari e gli analisti stimano possa conquistare fino al 10% del totale degli utenti iPhone già esistenti.