Sulla scelta di Apple di lanciare un iWatch, un orologio intelligente previsto per il prossimo autunno, si è detto praticamente di tutto: avrà uno schermo curvo OLED, sarà ricco di funzioni biometriche, potrà essere utilizzato come device standalone oppure in abbinato a un iPhone o a un iPad. Ma come si configurerà la sua portata sul mercato? A provare a dare una risposta ci pensa BMO Capital Markets: lo smartwatch raggiungerà il 10% degli utenti iPhone.
Secondo Keith Bachman, analista della società da sempre esperto dell’universo di Cupertino, saranno almento 33.5 milioni gli utenti che, nel corso del 2015, decideranno di stringere al polso un iWatch. Si tratta di una previsione all’estremità più bassa delle possibilità di Apple, poiché è dato per probabile anche un tasso di penetrazione del 15% degli attuali utenti iPhone, pari a 50,3 milioni di orologi venduti. E se si superasse la cifra record del 20%, i milioni salirebbero ben a 67.
Queste stime sono state effettuate sulla base di un prezzo target di 250 dollari, ma altri fattori potrebbero influire sul successo, o sulla sconfitta, del tanto atteso dispositivo wearable di Apple. Il punto focale non sarà solo un’estetica maniacalmente curata, affinché iWatch possa essere un oggetto al passo con le mode e abbinato agli outfit scelti dal possessore, ma soprattutto le funzioni. Si pensa, infatti, che la semplice biometria orientata al fitness – così come emerso nelle scorse settimane – non sia sufficiente a trainare grandi vendite, almeno non tali da giustificare un 20% del bacino di mercato. Molto deriverà dalle opzioni che verranno introdotte per i professionisti, dove iWatch rischia di far faville. Così spiega Bachman:
«Crediamo che un fattore chiave per guidare l’adozione siano le applicazioni utili. Crediamo che il focus iniziale sarà sulla salute e sulle applicazioni di fitness, ma per raggiungere un livello d’adozione del 20%, Apple dovrà includere applicazioni dedicate ai professionisti.»
Quale sia questo software dedicato ai professionisti non è dato ben sapere, ma le possibilità sono infine e forse già si intravedono in quell’esposimetro UV di cui pare iWatch sarà dotato: tutti i sensori di misurazione ambientale, ad esempio, potrebbero essere utili ad architetti, ingegneri e via dicendo.
Al momento, rimangono valide le indicazioni fino a oggi emerse: iWatch sarà probabilmente tondo e con lo schermo lievemente ricurvo, protetto da un vetro in cristallo di zaffiro e disponibile in più dimensioni per soddisfare le esigenze di uomini e donne. Il lancio dovrebbe avvenire in concomitanza con i nuovi melafonini, attesi a partire da settembre.