Jacques Attali, presidente della commissione incaricata da Sarkozy di individuare proposte di riforme liberali, è stato tra gli ospiti più attesi all’Innovation forum di IDC che si è tenuto a Milano.
Attali ha dato modo di riflettere su alcune importanti questioni. Secondo Jacques Attali:
Per fare innovazione ci vuole innanzitutto apertura. Gli innovatori non si dimenticano che uno dei fondatori di Google, Sergey Brin, è russo, così come il fondatore di eBay, Pierre Omidyar, è iraniano.
Dunque l’innovazione è punto cruciale nella politica di riforme di ciascun paese per una crescita economica. Inoltre, dall’osservazione si deduce che gli Stati Uniti non sono l’unico asse della tecnologia e dell’innovazione.
Per Attali è molto importante lo scambio di persone capaci di produrre innovazioni tra i vari paesi.
Lo scenario previsto da Attali è condensato nella seguente affermazione:
“Presto avremo l’Internet degli oggetti, tutto sarà collegato alla rete”.
Le considerazioni sul nostro paese del presidente della commissione vedono un’Italia debole per ragioni politiche e dove il digital divide è sempre più grave.
Attali afferma che un paese che non promuove l’accesso alla rete è condannato al declino. L’economia di conseguenza non riuscirà a portare il passo di quei paesi che avranno investito nell’innovazione tecnologica.
Siete d’accordo? Che impatto avranno sulla crescita, sullo sviluppo economico l’assenza di iniziative incisive?