James McGill. A chi ha seguito le complesse vicende di Breaking Bad e a chi sta attendendo settimanalmente le nuove puntate di Better Call Saul, il nome non suonerà di certo nuovo. È l’avvocato che ha assistito Walter White nella costruzione di un impero del narcotraffico e che ora è protagonista di un prequel/spin-off che ne racconta il burrascoso passato.
Noto anche come Saul Goodman, il legale arriva in Italia, con l’obiettivo di fornire consigli e supporto a tutti coloro che, per un motivo o per l’altro, potrebbero aver infranto qualche legge. Inaugurato anche il sito ufficiale (è bene far attenzione ai termini e alle condizioni di utilizzo), dove trovare alcuni dei casi portati a termine con successo, tra giovani accusati di necrofilia (archiviato), plagio e violazione del copyright (archiviato), omicidio di tre poliziotti (archiviato), effrazione (archiviato) e distruzione di proprietà privata (archiviato).
Chi vuol sottoporre all’avvocato i propri quesiti può chiamare il numero 02 87168708 di Milano. James McGill mette le mani avanti e in una postilla chiede ai suoi potenziali assistiti di non auto-incriminarsi parlando di reati gravi.
Un vero avvocato si tiene sempre occupato. Per questo motivo, attendo con fiducia tutti i casi che vorrete sottopormi: consulenze legali, piccoli consigli, confidenze tra amici. Chiamatele come vi pare, ma mi raccomando: non andateci troppo pesante. Non si sa mai cosa potrebbe succedere.
Si tratta ovviamente di un’iniziativa promozionale, messa in campo da Netflix e indirizzata al pubblico italiano, al fine di stimolare l’interesse nei confronti della serie Better Call Saul. Una manovra di marketing originale e decisamente efficace, azzeccata, utile anche come dimostrazione delle ragioni che hanno portato la piattaforma a consolidare la propria leadership nel mercato dello streaming, abbattendo di recente la soglia dei 100 milioni di abbonati in tutto il mondo e staccando la concorrenza.