Come previsto, Microsoft ha presentato una richiesta d’appello contro la sentenza emessa la scorsa settimana che le imponeva di inserire una versione aggiornata del linguaggio Java Sun Microsystems all’interno di Windows XP. Microsoft ritiene che Sun non possa subire alcun «danno imminenene e irreparabile» a causa dell’assenza di Java nel suo sistema operativo.
Sun aveva denunciato Microsoft per aver inserito in Windows XP una versione obsoleta di Java, rendendo di fatto preferibile l’utilizzo della sua piattaforma alternativa .NET. La scorsa settimana, il giudice distrettuale Frederick Motz aveva dato a Microsoft quattro mesi di tempo per porre rimedio, inserendo Java nel prossimo Service Pack per Windows XP. Nel contempo, il giudice Motz aveva concesso due settimane di tempo a Microsoft per ricorrere in appello dopo la pubblicazione della sentenza.
Oltre al reinserimento di Java in Windows XP, Sun chiede anche ai clienti Microsoft siano segnalati in Rete gli ultimi aggiornamenti del software, così come avviene per gli altri programmi Windows. Secondo il project manager di Microsoft, Jim Cullinan, adempiere alle richieste di Sun comporterebbe per il colosso di Redmond «un enorme sforzo ingegneristico».