«Jaxtr, una startup della Silicon Valley che permette agli utenti di aggirare le tariffe telefoniche internazionali degli operatori grazie al Web, ha annunciato oggi che offrirà un servizio di invio gratuito di sms in 38 paesi»: l’annuncio Reuters ricalca promesse spesso enunciate da servizi analoghi, promesse spesso disattese e che soprattutto in Italia non hanno mai preso piede realmente. Il caso sembra però essere diverso, perchè c’è una novità: l’Italia è tra i paesi compresi dal servizio Jaxtr. E il servizio sembra funzionare.
Saranno solo le prove sul campo a certificare il funzionamento o meno del servizio. Dopo una prima prova interna, la redazione è riuscita a registrare un numero mobile ed un account, ma nel momento in cui ci si è autoinviato un messaggio nulla è arrivato. Stesso esito apparente, almeno inizialmente, per un invio verso un numero esterno. Dopo un po’ di attesa, però, l’atteso SMS arriva (numero +447797806021, mittente specificato nella prima riga) e parallelamente arriva anche la notifica dell’avvenuto invio sul numero certificato come proprio sull’account utilizzato. Agli effetti, insomma, la promessa sembra mantenuta: gli SMS, sebbene senza istantaneità, arrivano.
Occorre dare fiducia a Jaxtr, se non altro, perchè il concetto espresso dal servizio è quantomeno innovativo. Jaxtr maschera l’utenza telefonica dietro un’interfaccia web e così facendo il numero scompare dietro un link e tramite questo artefizio è possibile fruire del servizio per chiamate, VoiceMail e messaggi testuali. È possibile inoltre creare un proprio widget da portare su blog e siti web con il quale invitare altri utenti a chiamare, scrivere o comunque cercare un contatto tramite un semplice click. I messaggi testuali permettono uno spazio da 65 caratteri, dunque in formato ridotto rispetto al tradizionale SMS: la cosa è spiegabile dalla necessità di integrare la pubblicità all’interno dei messaggi stessi (sebbene durante la prima prova il messaggio non sia stato accompagnato da alcuna inserzione aggiuntiva).
In pieno spirito 2.0 è possibile verificare l’iscrizione al servizio dei propri contatti su social network vari, così da estendere rapidamente la propria rete e nel contempo promuovere il servizio tra i propri conoscenti. «Stiamo lanciando il servizio… Finora Jaxtr è stato un servizio per soli membri, per intenderci tu non potevi chiamarmi a meno che io non fossi iscritto… con (gli sms) apriremo il servizio a tutti per la prima volta». Konstantin Guericke, AD Jaxtr, spiega così il passo compiuto per imporre il servizio, la cui risposta dai 38 paesi abilitati giungerà proporzionale all’efficienza del servizio. La quale, dopo le semplici prove inaugurali, rimane ovviamente ancora tutta da dimostrare.