Il marchio JBL ha alle spalle 71 anni di attività ed esperienza nel campo delle soluzioni audio ed è stato protagonista in eventi che hanno segnato la storia della musica come il Festival di Woodstock del 1969. Un’eredità importante, per un brand che pur facendo del proprio passato un valore aggiunto ha deciso di sposare le nuove tecnologie e di espandere il proprio raggio d’azione. Lo dimostra la presenza di serie a bordo delle Ferrari se prendiamo in considerazione il territorio delle quattro ruote, così come la scelta di lanciare nuovi smart speaker per il contesto domestico.
La gamma JBL Link presentata oggi e in arrivo in Italia a fine giugno può essere descritta come l’incontro di due elementi: da una parte un sistema audio progettato in modo da non scendere a compromessi in termini di qualità in fase di ascolto, dall’altra una componente di connettività che integra un’intelligenza artificiale direttamente all’interno dell’altoparlante, rendendolo indipendente da qualsiasi altro dispositivo. L’IA in questione è quella dell’Assistente Google, alla quale rivolgersi per gestire la riproduzione dei contenuti multimediali così come per cercare informazioni online. Per attivarla è sufficiente toccare il pulsante dedicato o ancora più semplicemente pronunciare “Ok Google”.
JBL Link 10
Dei quattro modelli proposti, JBL Link 10 è il più piccolo in termini di dimensioni (86×169 mm). Nonostante il design compatto, al suo interno il suono viene diffuso da due differenti canali, per una potenza complessiva da 16 W. Dispone inoltre della certificazione IPX7 che ne garantisce la resistenza al contatto con l’acqua. Uno dei vantaggi offerti riguarda infatti la possibilità di portarlo con sé, anche all’aperto, grazie alla batteria interna da 4.000 mAh che con una ricarica arriva a fornire cinque ore di utilizzo continuato. Il prezzo di lancio è fissato in 169,00 euro.
JBL Link 20
Leggermente più grande (93 x 210), JBL Link 20 aumenta la potenza a 20 W e raddoppia l’autonomia fino a dieci ore con un modulo da 6.000 mAh. Il look rimane del tutto simile a quello del fratellino minore. La spesa è comunque contenuta: 199,00 euro.
JBL Link 300
Più importante in termini di ingombro (236x134x154 mm), JBL Link 300 perde la portabilità e necessita di un’alimentazione continua. Una scelta giustificata dalla maggiore potenza, che in questo caso arriva a 40 W complessivi, sempre su due canali. In vendita a 299,00 euro, può essere definito come un vero e proprio erede dei tradizionali impianti stereo.
JBL Link 500
La carrellata si conclude con il top della gamma: JBL Link 500. Qui si hanno quattro driver da 15 W ciascuno, per una potenza totale di 60 W. Ce n’è a sufficienza per l’ascolto ad alto volume anche negli ambienti più grandi. Il tutto in un corpo dal volume comunque contenuto (370x200x157 mm) e che ben si adatta a qualsiasi stanza della casa. In questo caso la spesa è di 399,00 euro.
Va ricordato che tutti gli smart speaker della linea supportano lo streaming wireless via Bluetooth, la tecnologia Cast di Google che permette di allestire una configurazione multiroom (più altoparlanti sincronizzati in diverse stanze) e sono in grado di interagire con i dispositivi della Internet of Things come termostati, impianti di illuminazione, prese intelligenti e così via. A questo si aggiunge la riproduzione di audio HD fino a 24-bit/96 kHz.
La visione di JBL e Harman
La presentazione della gamma alla stampa italiana, andata in scena a Milano, è stata l’occasione per fare il punto sulla visione di Harman in merito ai sistemi dedicati all’interazione vocale. Un segmento di mercato che il gruppo (di recente acquisito da Samsung) reputa particolarmente interessante, anche in considerazione della costante crescita dello streaming musicale e delle soluzioni dedicate alle smart home.
L’obiettivo dichiarato di Harman e più nello specifico di JBL è quello di arrivare un giorno non troppo lontano a far coesistere nello stesso dispositivo più tecnologie, appartenenti a ecosistemi differenti. Un esempio per essere più chiari: un unico smart speaker con le intelligenze artificiali dell’Assistente Google e Alexa (e perché no, magari anche Cortana), senza alcun tipo di conflitto. Diverse piattaforme a cui ricorrere per ottenere informazioni e servizi sempre più personalizzati, su misura in base alle specifiche esigenze. Sarà la next big thing di questo segmento di mercato in forte ascesa.