Proposto sulla piattaforma di crowd funding Indiegogo con l’obiettivo di raccogliere i 100.000 dollari necessari ad avviarne produzione e commercializzazione (con ancora un mese davanti è già stato superato il 40%), Jibo è un automa presentato dai responsabili del progetto come un robot per la famiglia. Il punto di forza principale è rappresentato dalla sua versatilità, che lo rende adatto a svolgere una moltitudine di compiti all’interno dell’ambiente domestico.
Può ad esempio scattare una fotografia su richiesta, oppure effettuare una videochiamata seguendo il volto delle persone inquadrate anche quando sono in movimento, raccontare una fiaba interattiva ai più piccoli, avvisare l’utente di un promemoria o dell’avvicinarsi di un appuntamento inserito nel calendario, leggere i messaggi in entrata, effettuare prenotazioni online e molto altro ancora. Inoltre, grazie alla tecnologia di riconoscimento facciale integrata, sa sempre con chi ha a che fare, comportandosi di conseguenza: ad un bambino potrà rivolgersi in tono simpatico e divertente, mentre quando un adulto rientra a casa dopo un turno di lavoro può leggere le ultime notizie o aggiornarlo sul le condizioni meteo del giorno seguente.
Dal punto di vista tecnico, Jibo è equipaggiato con due fotocamere ad alta risoluzione, un microfono che cattura flussi audio a 360 gradi e interpreta il linguaggio colloquiale (inizialmente solo in inglese), un algoritmo di intelligenza artificiale per imparare i gusti, le abitudini e le preferenze degli utenti, un altoparlante per l’emissione di output vocali e un display che mostra animazioni dinamiche in base al contesto. Già pronta anche un’app mobile per l’interazione con il robot, al momento disponibile per smartphone e tablet con piattaforma Android o iOS. L’attesa per vederlo sul mercato non sarà breve: le unità acquistate durante la fase di crowd funding saranno spedite alla fine del prossimo anno, mentre l’inizio della commercializzazione è fissato per i primi mesi del 2016.