Jimmy Wales: «La rete è ancora 1.0»

Il fondatore di Wikipedia spara a zero sulla rete e su i siti di condivisione sostenendo che condivisione non è collaborazione e che la crisi economica presto si abbatterà sugli investimenti pubblicitari online facendo piazza pulita dei pesci piccoli
Jimmy Wales: «La rete è ancora 1.0»
Il fondatore di Wikipedia spara a zero sulla rete e su i siti di condivisione sostenendo che condivisione non è collaborazione e che la crisi economica presto si abbatterà sugli investimenti pubblicitari online facendo piazza pulita dei pesci piccoli

La consegna di un premio è stata l’occasione per Jimmy Wales, il quarantaduenne fondatore di Wikipedia, di sparare a zero sulla rete di oggi, resettando (dal suo punto di vista) le molte parole di lode per il livello di evoluzione nell’uso di internet che si sono espresse recentemente.

La visione di Wales in sostanza è che l’approccio collaborativista che dovrebbe caratterizzare il web 2.0 non sia in realtà ancora concretizzato e che quindi la rete per moltissimi versi vada considerata ancora web 1.0.

Alla Associated Press Wales ha dichiarato che «se guardate ad esempio a tutto quello che c’è su YouTube si tratta di singoli che fanno video, non c’è ancora stato un progetto collaborativo in larga scala in questo senso». L’esempio e contemporaneamente la proposta (che lui stesso ammette essere una cosa abbastanza audace) di Wales è un video di 90 minuti che raccolga le impressioni di molte persone diverse sulla guerra statunitense in Iraq.

«Questa è un’idea mia e abbastanza stupida, immaginate se avessimo 100.000 persone che cercano di farsene venire di migliori, magari anche nel campo dell’arte, della commedia, dei documentari». Forse un modo per uscire dalla crisi economica che secondo il fondatore di Wikipedia presto toccherà e pesantemente il mondo dell’advertising online, con conseguenze nefaste soprattutto per gruppi come Yahoo.

Oltre alle tematiche della collaborazione, che gli sono sicuramente più congeniali, Wales si è anche pronunciato sui problemi del tracciamento dei dati e su quelle che chiama «le impronte digitali che lasciamo in giro», non solo con i computer ma anche con i cellulari: «Con il crescere della potenza di calcolo dobbiamo riflettere su quali siano le implicazioni politiche di tutto questo e come fare a limitare i poteri dello stato di abusare di tali informazioni».

Infine, in una nota scherzosa ma sottilmente autocelebrativa, Wales ha raccontato che, in occasione di un viaggio in India, ha incontrato un giovane in strada il quale gli ha confessato di aver passato gli esami di 11th grade (i penultimi della scuola superiore) usando Wikipedia. Ed ha così commentato l’accaduto: «È bello vedere che abbiamo avuto un impatto serio anche in un posto come questo, dove le strade sono di fango e ci sono mucche in giro, un ambiente radicalmente diverso da Londra».

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