Joaquin Almunia alza il cartellino giallo nei confronti di Samsung: entro fine anno il gruppo coreano potrebbe essere al centro di una indagine delle autorità antitrust continentali in merito ad un uso non regolamentare dei brevetti in dote. Dichiarazioni, quelle del capo dell’antitrust europea, che non sembrano giungere a caso in queste ore poiché seguono di appena un giorno l’annuncio Samsung di dismettere alcune ingiunzioni nei confronti di Apple.
Ieri la premessa: Samsung ha confermato di voler tendere la mano ad Apple per concedere in licenza alcuni brevetti considerati basilari per l’uso di specifici standard di mercato. Trattasi di brevetti che la norma prevede siano licenziati secondo parametri FRAND (ossia equi e non discriminatori in quanto essenziali per gli standard in questione), ma sui quali Samsung ed Apple sono entrati in collisione senza trovare un accordo. Samsung sembra aver anticipato la Commissione Europea per sbloccare la situazione di propria sponte: la mano tesa ad Apple apre alla possibilità di un accordo, situazione che Joaquin Almunia vede con favore.
Ciò però non cancella le frizioni del passato. Secondo la Commissione Europea, insomma, gli screzi degli ultimi mesi su tali brevetti potrebbero essere stati messi in piedi da Samsung per ostacolare le strategie Apple, o almeno tale possibilità meriterebbe un approfondimento specifico. Le carte ufficiali potrebbero essere depositate già entro fine anno, ma l’azione ha già avuto chiare conseguenze prima ancora di essere formalizzata ed avviata.