Sì, Steve Jobs ha subito un trapianto di fegato. La conferma ufficiale non giunge da Apple, come forse ci si sarebbe potuti attendere, ma da colui il quale ha responsabilità sul reparto trapianti che ha avuto in cuira l’iCEO di Cupertino. L’intervento è avvenuto al Methodist University Hospital Transplant Institute, a Memphis, ma non vengono fornite datazioni esatte che vadano a confermare o smentire quanto trapelato in precedenza sul Wall Street Journal (secondo il quale l’intervento risalirebbe a 2 mesi fa circa).
Non solo l’intervento è stato confermato, ma se ne spiegano anche le risultanze. Il tutto in un comunicato ufficiale che recita: «James D. Eason, program director al Methodist University Hospital Transplant Institute e responsabile capo per i trapianti, conferma oggi, con il permesso del paziente, che Steve Jobs ha ricevuto un trapianto di fegato al Methodist University Hospital Transplant Institute in collaborazione con la University of Tennessee a Memphis». Una indicazione successiva respinge le accuse di quanti hanno ipotizzato una fila più corta per Jobs nei tempi di attesa di un nuovo fegato, il cui trapianto non sarebbe stato consigliabile secondo quella che è la diagnosi precedentemente ipotizzata dalla stampa: il trapianto sarebbe stato invece consigliato e sarebbe stato portato avanti secondo la policy dello United Network for Organ Sharing (UNOS).
Altra domanda ricorrente sulla stampa in questi giorni: perché proprio in Tennessee? La risposta direttamente nel comunicato: l’istituto vanta 120 trapianti nel 2008, portando il centro ad essere uno dei 10 centri maggiori per il trapianto di fegato in tutti gli States potendo altresì vantare i migliori risultati sul campo in quanto a sopravvivenza del paziente ricevente l’organo. Il sito dell’UNOS, infatti, mette a disposizione una scheda completa relativa alle risultanze dei trapianti nel Methodist University Hospital Transplant Institute: tra i dati viene indicata una percentuale di sopravvivenza ad un anno dal trapianto pari al 90% dei casi circa.
La notizia più importante è relativa alla situazione attuale del paziente. James D. Eason spiega infatti che la degenza è stata regolare e che «la prognosi è eccellente». Tutto secondo i piani, insomma, ed infatti da qualche ora Steve Jobs sarebbe stato avvistato nei pressi degli uffici Apple per la sua prima apparizione (non confermata) dopo mesi di assenza.
L’ospedale non fornisce al momento notizie ulteriori rispetto a quelle che sono le indicazioni ufficiali del comunicato. Nulla, dunque, è dato a sapersi circa le cause del trapianto e l’eventuale coinvolgimento del carcinoma al pancreas già operato nel 2004.