E poi venne il lieto fine. Il nome JooJoo (leggasi “JouJou”) era una grande promessa, ma le diatribe con TechCrunch l’avevano fatto diventare una clamorosa vaporware story insabbiata ed apparentemente destinata a triste sorte. In verità il sito ha improvvisamente annunciato la svolta tanto attesa: JooJoo è pronto. I primi modelli hanno lasciato la fabbrica ed il 29 Marzo entreranno nelle mani dei primi utenti. Insomma, il primato è siglato: JooJoo è riuscito ad anticipare l’iPad.
«Con la facilità d’uso della sua interfaccia, JooJoo permette agli utenti di usare le applicazioni Internet, le notizie, la musica, i video ad alta definizione, i social media ed i servizi Web. Il device possiede il più grande schermo touchscreen sul mercato misurando 12,1 pollici di lunghezza. JooJoo è compatibile con Flash 10.1 e Java e giunge con batterie ricaricabili litio-polimero». Il prezzo è paritetico a quello della versione base dell’iPad: 499 dollari. L’acquisto può essere effettuato direttamente tramite il sito del produttore Fusion Garage, ma è al momento limitato ai soli acquirenti dagli Stati Uniti.
199 millimetri in altezza, 324 millimetri di lunghezza, 19 millimetri di spessore, il tutto per 1.1 Kg di peso. Quello che al secolo era denominato “CrunchPad” ha oggi schermo capacitivo touchscreen, definizione 1366×768 pixel. Le batterie hanno una durata di 5 ore di navigazione sotto rete Wifi, permettendo pertanto un comodo uso casalingo ed una buona capacità anche per uso in mobilità senza possibilità di ricarica. La capacità di archiviazione è limitata: appena 4GB, il 75% in meno rispetto alla versione base del rivale iPad. Il device è dotato di microfono, camera per la videoconferenza, accelerometro e sensore per la luminosità ambientale.
Fusion Garage JooJoo
Fusion Garage spiega che ad appena 9 secondi dall’avvio è possibile usare il dispositivo: la velocità del boot è garantita dal funzionamento tramite browser, applicazione attraverso cui accedere a servizi online di vario tipo e fedele pertanto alla filosofia del Software as a Service (che alleggerisce il carico e le necessità a livello client per girare ogni funzione sotto la responsabilità dei server a cui ci si collega). «Con JooJoo Internet è l’applicazione»: ed è in questo aspetto che si concentra la principale sfida che il dispositivo lancia al rivale di Cupertino.
“Jou Jou” è una parola di origine africana che, assicura Fusion Garage, significa “oggetto magico”. Steve Jobs non gradisce probabilmente la sovrapposizione semantica con le proprie promesse, ma non può far altro che accettare la sfida dall’alto della sua posizione e dell’incredibile eco che il suo dispositivo sta per ottenere. Tra pochi giorni il mondo dei media sarà completamente concentrato sull’iPad. Nel frattempo, però, c’è un piccolo “JooJoo” che intende ritagliarsi un intimo angolo di celebrità.