Cosa significa il termine “esclusivo” nell’universo dello streaming? Sembra essere una domanda più che lecita, considerando come un brano o un album rimanga in esclusiva sulla singola piattaforma per poche settimane, per poi espandersi su tutti gli altri servizi analoghi. E la domanda pare se la sia posta anche un appassionato fan di Kanye West, pronto ad aprire una causa contro il rapper e Jay Z per la distribuzione dell’ultimo album del marito di Kim Kardashian su servizi musicali ben oltre a TIDAL.
La questione risale allo scorso febbraio, quando Kanye West ha annunciato che la sua ultima fatica, “The Life of Pablo”, sarebbe stata disponibile solo e unicamente su TIDAL. Si tratta del servizio di streaming voluto e promosso da un gruppo di artisti di punta dello showbiz statunitense, il cui padre fondatore è Jay-Z. Trascorsi due mesi, tuttavia, l’album è stato pubblicato anche su Spotify, Apple Music e altre piattaforme analoghe, generando fitte polemiche fra coloro che, proprio per ascoltare il rapper, avevano deciso di abbonarsi al servizio dei big della musica.
Secondo quanto riportato da BBC, il 18 aprile un fan avrebbe aperto una causa contro Kanye West, Jay Z e l’intera compagnia, accusando la società di aver ingannato i clienti, spingendoli alla sottoscrizione di un abbonamento sotto falsi pretesti. Così ha spiegato Jay Edelson, fondatore di Edelson PC, la società legale che sta rappresentando il fan:
Se annunciano un album in esclusiva, possono generare molto interesse. In questo caso, abbiamo un’artista che ha voluto forzare i consumatori nell’usare una piattaforma di streaming di cui è co-proprietario, ma non ha voluto perdere vendite derivanti da altre piattaforme.
Non è la prima volta, tuttavia, che un album dichiarato “in esclusiva” venga rilasciato, dopo qualche settimana di ascolto su un’unica piattaforma, anche sui servizi dei competitor. La discriminante, però, in questo caso è relativa alla co-proprietà della stessa piattaforma: Kanye West non è solamente un artista che stringe una partnership di breve durata con un big della distribuzione, possiede la società stessa. L’unico caso di “esclusiva” effettiva, almeno fra i grandi dello spettacolo, sembra essere quello di Taylor Swift: effettivamente “1989”, il suo album dei record, è stato rilasciato in streaming solo su Apple Music, a seguito della contrapposizione e del ritrovato amore con il colosso di Cupertino.
Al momento, non è facile prevedere come la causa si concluderà, non resta che attendere i prossimi step del procedimento legale. Saranno i giudici a definire cosa si possa considerare, o meno, esclusivo?