Kaspersky ha deciso di segnalare Apple al Federal Antimonopoly Service (FAS), l’antitrust russa. La società, specializzata in sicurezza, ha deciso di seguire il percorso già tracciato da Spotify con la Commissione Europea, contestando le modalità imposte da Cupertino per la distribuzione su App Store.
L’annuncio proviene dalla stessa Kaspersky, con un lungo comunicato apparso sul sito ufficiale della società. La questione ruoterebbe attorno al rifiuto di Apple, avvenuto lo scorso anno, di approvare un aggiornamento di Kaspersky Safe Kids, un’applicazione pensata per la sicurezza dei più piccoli in rete.
Secondo quanto riferito dall’azienda, Apple avrebbe rigettato l’ultima versione del software per la violazione del paragrafo 2.5.1 delle linee guida di App Store, relativo alla creazione di profili di configurazione per gli utenti. In particolare, due funzioni sarebbero state rifiutate dal gruppo di Cupertino: la possibilità di controllare le applicazioni terze e il blocco di Safari. Kaspersky sostiene che l’eliminazione di queste due feature comportino un danno per l’applicazione, poiché centrali:
Entrambe le feature sono essenziali. La prima permette ai genitori di specificare quali applicazioni non possano essere usate, in base ai limiti d’età di App Store. La seconda permette di nascondere tutti i browser web sul device, affinché i bambini possano aprire le pagine web utilizzando unicamente il browser sicuro incorporato in Kaspersky Safe Kids, per proteggerli da contenuti non adatti.
Stando al comunicato, l’aggiornamento dell’applicazione sarebbe stato rifiutato in concomitanza con il lancio della funzione Screen Time di iOS 12, che presenta tool di monitoraggio analoghi. Così aggiunge il gruppo:
Dal nostro punto di vista, Apple sembra stia usando la sua posizione di proprietario della piattaforma, e di unico canale per distribuire le applicazioni, per dettare termini e prevenire che gli altri developer possano operare in modo equo. Come risultato delle nuove regole, gli sviluppatori di applicazioni di parental control possono perdere alcuni dei loro utenti e subirne l’impatto finanziario. Il fatto più importante, comunque, è che sono gli utenti a soffrirne, perdendo alcune funzioni di sicurezza critiche. Il mercato delle app di parental control si dirigerà verso un monopolio e, di conseguenza, verso la stagnazione.
Al momento, Apple non ha commentato ufficialmente le accuse.