Kaspersky scopre oggi come per anni il codice di una propria vecchia versione dell’antivirus di casa sia circolato sul Web senza autorizzazione alcuna. La scoperta del problema non sembra però determinare eventuali situazioni di rischio per l’utenza Kaspersky: il codice farebbe parte di una release ormai superata e la cosa non arrecherebbe pertanto pericolo alcuno all’utenza odierna del gruppo.
Kaspersky Lab ha confermato la scoperta spiegando che il codice sarebbe emerso per la prima volta nel 2008 e sarebbe relativo ad una beta release prodotta a fine 2007. Il codice avrebbe in seguito fatto comparsa online più volte su forum privati vari ed oggi, quando Kaspersky ha ormai sul mercato la release 2011 del proprio software antivirus, la documentazione “8.0” di quattro anni fa è ormai in disuso e priva di pericolosità.
Il codice era scritto in C++ e Delphi e faceva parte di moduli utilizzati tanto dal motore antivirus quanto dalle componenti anti-phishing, anti-dialer, anti-spam ed altri ancora. La nuova versione avrebbe radicalmente cambiato l’approccio alla protezione del sistema, cogliendo così due piccioni con una fava: si è migliorato il software abbandonando i vecchi percorsi e, al tempo stesso, si è differenziato il codice da quello vecchio per evitare di rimanere strategicamente appesi ad una fuga di materiale che rischiava di mettere la concorrenza in facile situazione di vantaggio relativo.
La fuga del materiale sarebbe stata causata dall’improvvida azione di un dipendente del gruppo, i cui intenti maligni sarebbero stati in seguito sanzionati con 3 anni di reclusione. Il gruppo sottolinea tuttavia come il codice rimanga sempre e comunque protetto da copyright e che pertanto ogni ulteriore distribuzione sarà perseguita ai sensi della legge.