Con una mossa a sorpresa, Sharman Networks, società australiana detentrice di KaZaA e di altri servizi di file-sharing, ha deciso di passare al contrattacco ed ha denunciato le le case discografiche e le major hollywoodiane che l’hanno portata in tribunale accusandole di concorrenza sleale.
In una denuncia presentata lunedì presso una corte federale di Los Angeles, Sharman sostiene che le maggiori case di produzione musicali e cinematografiche si sono accordate per eliminare dal mercato i potenziali rivali. I legali della compagnia sostengono che le major non hanno alcun diritto di difendere i propri diritti in tribunale, almeno finché non avranno rimediato al loro comportamento scorretto.
Nella denuncia, Sharman Networks riferisce di ripetuti contatti intercorsi nel 2002 tra la società ed alcuni dirigenti delle case discografiche; tramite questi incontri Sharman voleva proporre, sostiene, la distribuzione legale e a pagamento di MP3 su Altnet, un network peer-to-peer parallelo a KaZaA. Secondo i legali di Sharman, questi dirigenti furono «ripetutamente istruiti» dalla RIAA e da altre organizzazioni affinché evitassero qualunque relazione con Sharman. Una versione confermata anche dal CEO di Altnen, Kevin Bermeister.