Una delle usanze più in voga tra i siti Web, e non sempre comunicata agli utilizzatori, è includere cookie che tengano traccia delle abitudini di navigazione degli utenti. Sfruttati largamente dai colossi della ricerca, tra cui spicca Google, questi piccoli file consentono di visualizzare ricerche personalizzate in cambio della perdita di una piccola parte della propria privacy online. Mountain View ha oggi deciso di disattivare questo tipo di tracking tramite un plugin per il proprio browser Chrome.
“Keep my Opt-Outs“, questo il nome dell’estensione per il browser di Mountain View, impedisce l’installazione sul computer di cookie fin troppo curiosi e, di conseguenza, non consente la visualizzazione di ads personalizzati a seconda delle consuetudini dell’utente. Questo non significa che la navigazione sarà priva di pubblicità, ma bensì che gli spot visualizzati saranno assolutamente generici e non dipendenti dalla navigazione e dalle scelte antecedenti dell’utente (il quale, infatti, non potrà più essere tracciato se esplicita la propria scelta consapevole in tal senso tramite l’installazione del plugin).
Per quale motivo Google è arrivato a questa decisione, potenzialmente lesiva dei propri interessi economici? La risposta è abbastanza semplice: ha ricevuto esplicite pressioni dalla Federal Trade Commission. La FTC, nei mesi scorsi, ha infatti espresso la propria preoccupazione per tutte quelle attività della rete che, senza il consapevole consenso dell’utente, sono potenzialmente in grado di violare la privacy dell’utilizzatore. Di conseguenza le maggiori compagnie pubblicitarie, riunite nella Network Advertising Initiative, hanno deciso di adottare un nuovo codice di autoregolamentazione per garantire maggior trasparenza nei confronti dei consumatori.
Tali società, tra cui figurano 50 big dell’industria e più di 15 grandi network della Rete, hanno pensato quindi di rimuovere totalmente i cookie personalizzati o, in alternativa, proporre soluzione generiche di esclusione. Google, tuttavia, ha voluto puntare su una proposta più intelligente. Il plugin pensato per il proprio browser si adatta facilmente alle necessità più disparate, garantendo un’elevata possibilità di personalizzazione. L’utente può scegliere, infatti, quali servizi escludere e quali inglobare e l’estensione si adatta man mano alle preferenze di utilizzo.
Interessante, infine, scoprire come questo plugin, oltre ad essere effettivo anche per i cookie installati da Adobe Flash, sia disponibile in formato opensource. Questo significa che, in breve tempo, “Keep my Opt-Out” potrebbe essere disponibile anche per altri browser, come ad esempio Firefox e Internet Explorer. I quali hanno però a loro volta già avanzato le rispettive proposte (Mozilla, Microsoft)