Il Kenbak-1, designato dal “Computer History Museum” e dall'”American Computer Museum” come primo “personal computer” al mondo, fu, più precisamente, la prima macchina stored-program (ovvero basata sull’architettura di von Neumann) e ideata per l’uso personale disponibile in commercio.
Progettata principalmente per scopi educativi da John Blankenbaker della Kenbak Corporation nel 1970, fece la propria comparsa l’anno seguente ad un convengo di insegnanti della scuola secondaria e fu venduta al prezzo unitario di 750 $.
Poiché Kenbak-1 fu realizzato prima della nascita dei microprocessori (l’Intel 4004, il primo microprocessore al mondo fu introdotto nel 1971), tale macchina sfruttava la tecnologia dei circuiti integrati utilizzando dei semplici chip TTL.
Il sistema utilizzava, inoltre, 130 IC e parole logiche a 8-bit ed era in grado di elaborare fino a 1000 operazioni al secondo (l’equivalente di una velocità di clock da 1 MHz).
La memorizzazione dei dati, affidata a batterie di “shift register”, raggiungeva una capacità totale di 256 bytes.
Tuttavia, nonostante le buone premesse, Kenbak-1 non riscosse un grande successo: si stima che nei due anni successivi al suo lancio siano state vendute circa 40 unità (fra queste, se ne conosce tuttora l’esistenza e la localizzazione di 14) e quasi esclusivamente a settori scolastico-educativi.