Un decennio dopo essere stato individuato, il primo candidato agli esopianeti scovato dal telescopio spaziale Kepler è stato finalmente confermato come tale. Kepler-1658b è un pianeta che orbita intorno a una stella ogni 3,85 giorni e ha una stazza simile a quella di Giove. Gli astronomi vennero allertati sull’esistenza dell’esopianeta (vale a dire un pianeta non appartenente al sistema solare, orbitante cioè attorno a una stella diversa dal Sole) quando si accorsero che un po’ di luce emessa da una stella tre volte più grande del Sole veniva bloccata.
Il team di Kepler all’inizio pensava che tale stella fosse 1,1 volte più larga del Sole, il che avrebbe reso il pianeta delle dimensioni di Nettuno. Ma poi gli astronomi hanno assistito a un’eclissi secondaria: un fenomeno che non dovrebbe verificarsi con un pianeta così piccolo, quindi il candidato esopianeta non sarebbe più rientrato tra i “falsi positivi”. I risultati delle analisi indicano che l’esopianeta Kepler-1658b sia un gioviano caldo o addirittura un ultra-caldo dato che la sua orbita è molto vicina alla propria stella. La NASA afferma:
La nostra nuova ricerca, che si basa su onde sonore stellari che abbiamo osservato nei dati di Kelper, ha dimostrato che l’esopianeta è tre volte più grande rispetto a quanto ipotizzato in precedenza.
Kepler-1658b è dunque uno dei pianeti più conosciuti in orbita attorno a una stella simile a una versione futura del nostro Sole. Intanto alcuni ricercatori hanno previsto che, qualora un asteroide di grandi dimensioni fosse diretto verso la Terra, non sarebbe possibile con i mezzi attuali di evitare un Armageddon e quindi l’eventuale estinzione della razza umana (diversamente da come immaginano alcuni disaster movie).