La piattaforma da due miliardi di dollari è arrivata in Italia. Il contrario era già avvenuto da tempo, i creativi italiani e i finanziatori che in questi anni avevano contato su Kickstarter per pubblicizzare i loro progetti o per finanziarne alcuni avevano garantito al Belpaese l’undicesimo posto in classifica tra le oltre 200 nazioni da cui provengono i finanziamenti; ora però la piattaforma parlerà in italiano e sarà più semplice per i proponenti e i finanziatori perché si baserà sui circuiti nazionali.
Insomma, il crowdfunding più popolare – 8,8 milioni di finanziatori, detti “backers” – è a pieno regime in Italia, paese di inventori (qualcosa vorrà pur dire) che sembra destinato ad essere molto ricettivo con questa formula. Kickstarter non fa equity, non compartecipa al successo dei progetti finanziati: si limita a dare una vetrina alle idee e tiene per sé una commissione (l’altra è della piattaforma per i pagamenti), restando nella cornice più genericamente intesa del finanziamento collettivo con ricompensa. I finanziatori di Kickstarter, infatti, non diventano per forza soci, possono ambire a dare il loro contributo a realizzare qualcosa di geniale e innovativo che altrimenti non sarebbe mai esistito in cambio di un prototipo, di un gadget, di una soddisfazione personale, di una ricompensa in denaro o di altro genere. La responsabilità è a totale carico del progettista.
Italia tredicesimo paese
L’Italia è il tredicesimo paese in cui Kickstarter viene lanciato, dopo Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Olanda, Danimarca, Norvegia, Svezia, Irlanda, Australia e Nuova Zelanda. Ed oggi anche in Austria, Belgio, Lussemburgo e Svizzera. In tutti questi paesi i creativi potranno presentare i loro progetti alla community mondiale, potendo contare sulla presentazione in doppia lingua e sui sottotitoli dei video di presentazione. Significa che in Italia i fondi saranno in euro, si utilizzeranno la lingua italiana e il proprio conto corrente bancario in Italia.
L’ingresso ufficiale di questi paesi andrà a ingrossare il numero di progetti, già stratosferico, presenti sul sito: ad oggi sono andati a buon fine 86 mila progetti in tutti e 15 gli ambiti, che vanno dalla musica ai videogiochi, il giornalismo e naturalmente tantissimo design.
Sito e community mondiali
I creativi italiani potranno gestire i propri progetti per intero utilizzando l’euro come valuta e le coordinate del proprio conto corrente bancario in Italia per le procedure sulla piattaforma. Quando le idee proposte otterranno dei finanziamenti dall’estero, anche questi verranno raccolti in euro. Nel contempo, un backer americano vedrà ogni obiettivo legato ad un finanziamento di un progetto convertito in dollari americani, e di fianco l’equivalente in moneta europea. Per questo non esiste un sito italiano di Kickstarter: i progetti italiani fanno parte della community mondiale della piattaforma e i finanziatori possono cercare i progetti in base alla località e trovare quelli dei creativi più vicini.
Yancey Strickler, ex giornalista musicale, cofondatore e CEO di Kickstarter, così ha commentato lo sbarco in questi nuovi paesi compresa l’Italia:
L’Italia ha contribuito moltissimo alla cultura mondiale, dalla moda al cibo, dall’arte al cinema, dalla musica alla letteratura, le idee innovative italiane sono sempre state apprezzate in tutto il mondo. Ora Kickstarter aiuterà tutti i creativi italiani a realizzare le proprie idee innovative attraverso il sistema della collaborazione, e con il supporto di una community mondiale davvero enorme. Viviamo in una nuova età dell’oro della creatività, dove chiunque sia dotato di fantasia può realizzare qualcosa di concreto collaborando con le altre persone.
I progetti più famosi
Nei suoi cinque anni di vita Kickstarter è stata protagonista di molti progetti diventati famosi, anche di qualche polemica e scontro legale, sui brevetti e sulla trasparenza e qualità dei progetti. Alcune bizzarrie occupano ciclicamente le pagine dei magazine online, la piattaforma ha una naturale propensione a produrre statistiche e classifiche che fanno buon gioco per qualche articolo di curiosità. Qualche nome però la dice lunga sul portato del crowdfunding nel mondo dell’innovazione: Oculus Rift è stato finanziato su Kickstarter, così come lo smartwatch Pebble. E anche l’oggetto di culto per eccellenza, la Coolest Cooler.
Quale sarà il primo progetto innovativo tutto italiano finanziato su Kickstarter? Considerando che nel solo 2014 dall’Italia sono stati veicolati tre milioni di dollari verso l’estero, sono tutti potenziali finanziamenti che possono tornare e restare a casa.