Uno degli espedienti che hanno consentito ad Amazon di tenere relativamente basso il prezzo dei propri device è un modello di business basato sul principio della pubblicità: il dispositivo, in quanto “ad-suppoted“, impone alcuni annunci pubblicitari agli acquirenti e la remunerazione conseguente rappresenta una forma ulteriore di pagamento che Amazon ha la possibilità di estrapolare dal prezzo di commercializzazione. Tuttavia tale offerta può ora essere rifiutata dagli utenti che preferiscono non avere a che fare con annunci pubblicitari sul proprio Kindle Fire: pagando ad Amazon una piccola cifra aggiuntiva, la pubblicità può essere rimossa.
Le pubblicità che Amazon propone sono allocate principalmente sulla lock screen del dispositivo: trattasi si offerte speciali che il gruppo eredita principalmente dal proprio marketplace e dalla partnership con Living Social, con annunci che si posizionano sul device all’interno di una pagina che non avrebbe altra funzione se non estetica. Trattasi pertanto in sé di annunci non invadenti, ma comunque potenzialmente fastidiosi, che Amazon è in grado di offrire anche sulla base dei dati raccolti sull’utente (il browser Silk consente l’analisi collettiva delle scelte di navigazione tanto per migliorare la “cache” lato server, quanto per soppesare i gusti della community mediante dati aggregati).
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La rimozione degli annunci pubblicitari ha un prezzo preciso: 15 dollari (presumibilmente 15 euro in Italia). Scegliendo tale possibilità di opt-out si aumenta di fatto il costo del tablet in possesso, ma si opta per un uso privo di annunci promozionali. Il tutto, ovviamente, senza limiti di tempo: una volta acquistato l’opt-out, Amazon richiede alcune ore per processare la richiesta, abilitare lo sblocco ed eliminare gli annunci.
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