Microsoft non si era dimostrata per nulla entusiasta all’idea che qualcuno avesse organizzato un contest per sfruttare Kinect in contesti e funzionalità differenti, e aveva anzi spiegato che avrebbe intrapreso vie legali contro chi avrebbe effettuato tentativi di hacking sulla periferica. A quanto pare, però, a Redmond hanno cambiato nettamente idea, ribaltando completamente la situazione.
Microsoft non si opporrà a questi esperimenti e anzi si è dichiarata addirittura entusiasta per il modo in cui il nuovo sistema di controllo sta ispirando, sin dalle prime fasi dopo il lancio, varie persone nella realizzazione di svariati progetti. Alex Kipman, uno dei responsabili della sezione Xbox, ha spiegato che le iniziative intraprese nei giorni scorsi non riguardavano l’hacking, in quanto “hacking” significa agire e modificare il codice sorgente di Kinect. Quanto fatto dalla community riguardava invece produzione di driver con i quali intercettare, interpretare e utilizzare i flussi prodotti dalla periferica in base ai movimenti che effettua il giocatore che si posiziona davanti alla videocamera.
Via libera dunque a coloro che volessero sfruttare Kinect anche al di fuori di Xbox 360: lo vuole Microsoft, lo vogliono gli sviluppatori, e anche l’utenza potrebbe trarne beneficio se davvero saltassero fuori nuove possibilità.