Il successo di Kinect ha reso vulnerabile la periferica dal punto di vista legale. Mettere sotto accusa un prodotto di cotanto successo, infatti, potrebbe significare laute penali che sarà ora un tribunale a dover valutare.
Dalla parte dell’accusa siede la Impulse Technology, gruppo dell’Ohio che ha intravisto nel prodotto di Redmond l’elemento che entra in competizione con i brevetti precedentemente registrati. La Impulse Technology avrebbe contattato Microsoft prima di presentare la denuncia, ma una evidente impossibilità di giungere ad un accordo immediato ha costretto l’accusa a depositare la denuncia per andare a discutere la questione al cospetto di un giudice.
Sette i brevetti al centro delle contestazioni nel documento di denuncia:
EA, Sega, e Konami, assieme ad altri 5 gruppi attivi nello sviluppo di giochi per Kinect, sono stati parimenti coinvolti nell’iniziativa legale. L’accusa chiede il blocco delle importazioni dei giochi negli USA ed un risarcimento per i danni comminati a seguito delle violazioni contestate.
Kinect, la ciliegina sulla torta della trimestrale Microsoft, si trova così ad affrontare la propria prima vera sfida legale: i responsabili di Redmond potranno così consolidare in tribunale l’acquisizione da cui è nato il “Project Natal”, definendo nei dettagli la bontà dell’operazione nel momento in cui il prodotto ha iniziato a consegnare al gruppo i propri primi veri risultati.