Se per decenni Microsoft ha puntellato la propria crescita sul monopolio di Windows, oggi qualcosa sembra essere cambiato. La trimestrale presentata dal gruppo, infatti, consegna risultati in chiaroscuro: le cattive notizie sono nell’indebolimento dei punti forti dell’azienda; le buone notizie sono nei successi di altri elementi, confermando pertanto la bontà della differenziazione del business su cui il gruppo sta cercando di costruire il proprio futuro.
L’indebolimento è quello del sistema operativo Windows, pressato da due diverse dinamiche. Innanzitutto v’è la pressione portata dalla concorrenza, Apple in primis, che con proposte alternative è in grado di portare sotto gli occhi dell’utenza soluzioni differenti che hanno conquistato terreno. In secondo luogo v’è l’altalenante mercato dei pc, che soprattutto in ambito consumer sta vivendo un improvviso rallentamento non dovuto tanto alla crisi economica degli anni passati, quanto all’imporsi di smartphone e tablet in qualità di alternative plausibili. Windows nella fattispecie vede scendere le vendite del 4% anno su anno, il che va a colpire uno dei core business del gruppo, peraltro il più significativo ed il più simbolico.
Per contro, però, il secondo core business è in forte crescita: il volume di vendita della suite Office lievita del 21% supportato dal migliorato andamento del mercato corporate, confermando peraltro l’attuale versione come quella più venduta di sempre.
Ma non solo: cresce del 14% la Online Services Division e, soprattutto, cresce del 60% la Entertainment & Devices Division: Xbox 360 e Kinect sono i due nuovi traini del gruppo e, uscendo da un momento particolarmente positivo, riescono a compensare quel che altri comparti vedono rallentare a bilancio.
Ne esce una trimestrale in linea con le attese che, sebbene preoccupi in relazione all’andamento del mercato dei pc, vede i giudizi compensati dall’incredibile crescita del comparto gaming. Le entrate sono cresciute complessivamente del 13% mentre le azioni flettono del 2% nelle trattative after-hour dopo aver chiuso la giornata a +1.25%.