Il futuro di Kinect è probabilmente ciò che incuriosisce tutti gli appassionati per capire cosa vuole fare esattamente da grande la periferica di successo, seppur acerba, lanciata da Microsoft su Xbox 360. A dare una risposta ci prova l’esecutivo dei team di ricerca Microsoft impegnati sul nuovo Kinect, Kudo Tsunoda, nel corso di un’intervista concessa ai microfoni del portale britannico MCV, dove ha parlato di un qualcosa in grado di rendere i giocatori i veri protagonisti dell’avventura.
L’obiettivo attuale degli studi è capire come il dispositivo possa esaminare il tono della voce e la postura del giocatore. Nello specifico, Tsunoda ha parlato di una tecnologia in grado di rendere gli utenti più attivi all’interno del gioco e della sua narrativa, tale da trasformarli in pratica in attori virtuali della storia narrata da un titolo, in cui possono modificare il corso degli eventi a seconda dei loro gesti e delle loro scelte in maniera assolutamente innovativa.
La teoria formulata dai team di ricerca Microsoft è che, se il dispositivo è in grado di rivelare la postura e il tono della voce del giocatore, il software farà un notevole passo in avanti essendo allora capace di leggere l’umore dell’utente e rifletterlo all’interno del gioco. Si vuole arrivare insomma a un punto in cui Kinect potrà non solo di rivelare quello che si dice, ma anche le diverse sfumature del tono della voce e la posizione del corpo, così da interagire direttamente nella narrazione.
Idee del genere, aggiunge Tsunoda, possono dare vita ad esperienze molto interessanti che in prospettiva cambieranno sensibilmente il modo di interagire con il videogioco. Essere parte dell’avventura interattiva, quasi letteralmente. È forse questo il prossimo grande passo che l’industria dell’intrattenimento elettronico si prepara a compiere.