Dopo aver annunciato la propria strategia basata fortemente sul mondo dell’istruzione, Kno esce allo scoperto e rende nota la disponibilità a breve di due tablet per gli studenti. Realizzati in tiratura limitata (si parla di qualche migliaio di pezzi), saranno inizialmente distribuiti tra gli studenti di circa 10 college degli Stati Uniti, per poi allargare il raggio d’azione dei dispositivi.
I due tablet differiranno principalmente per la presenza di uno schermo singolo in un modello, e di due schermi affiancati in un altro. Il prezzo sarà rispettivamente di 599 e 899 Dollari ed entrambi saranno prodotti in Cinapresso la celeberrima Foxconn. Prezzi leggermente superiori rispetto ad altri dispositivi, come ad esempio l’iPad, ma anche dimensioni maggiori: lo schermo del modello a singolo display avrà una diagonale di ben 14,1 pollici, quasi il doppio rispetto a quanto offerto dal gioiellino di casa Apple (ed il 100% in più rispetto a device del rango del Galaxy Tab).
Le operazioni di marketing avverranno sia online che offline, per spingere un prodotto che va a collocarsi in un segmento del mercato in forte ascesa, ma per questo molto difficile da affrontare a causa di una spietata concorrenza da parte di molti nomi pesanti dell’industria tecnologica.
[nggallery id=30 template=inside]
La scelta di adoperare il doppio display, sostiene il CEO Osman Rashid, deriva dalla richiesta di molti utenti in possesso di tablet a singolo schermo di aggiungerne un altro su cui operare. Coloro i quali utilizzano il doppio display, tra l’altro, scrivono note con frequenza tre volte superiore rispetto agli altri. Una strategia dunque fortemente basata sulle richieste del mercato, e non figlia di un tentativo di rinnovare il mercato dei tablet con un prodotto rivoluzionario.
I terminali saranno disponibili prima della fine dell’anno, anche se una data precisa non è stata ancora comunicata, e rappresenteranno un utile strumento aggiuntivo nell’istruzione degli studenti dei college statunitensi. Se Kno dovesse fare centro con questo nuovo prodotto, potrebbe accendersi finalmente quella scintilla necessaria ad avviare il tanto atteso processo di digitalizzazione dei contenuti didattici, che ancora stenta a decollare nonostante promesse rivoluzionarie siano in auge ormai da un decennio.