Kodak, colosso della fotografia in amministrazione controllata da qualche mese dopo la bancarotta, si dice pronto a mettere in vendita i suoi portfolio brevetti Kodak Imaging Systems and Services (KISS) e Digital Capture, per un totale di 1.100 proprietà intellettuali. Una decisione necessaria per far cassa e risollevare la situazione economica di un’azienda che ha fatto letteralmente la storia del settore.
I brevetti in vendita riguardano nel dettaglio aspetti della gestione dell’immagine, come la cattura, il processamento, la manipolazione, l’analisi e il trasferimento delle foto tra fotocamere e altri dispositivi mobile, come smartphone e tablet. Considerate le diatribe legali che coinvolgono il colosso di Rochester con case come RIM e Apple, in molti potrebbero essere interessati all’acquisizione dei brevetti, sia per avere una posizione di vantaggio non indifferente nei confronti dei concorrenti, sia per chiudere eventualmente ogni questione legale.
Kodak del resto è un’appetibile preda ferita che attira inevitabilmente le attenzioni dei grandi predatori del settore della tecnologia di consumo, che naturalmente con un’acquisizione completa dell’azienda metterebbero le mani sull’intero portfolio brevetti, per una serie di proprietà intellettuali in mano non indifferente per stabilire le gerarchie in un mercato sempre più combattuto.
Il fatto che Kodak decida adesso di mettere in vendita direttamente in brevetti cambia le cose, perché per assicurarseli non è più necessario acquistare un’azienda sul baratro e sulla quale, nonostante il marchio di particolare e forte risonanza, non è possibile effettivamente contare. Ora scatterà inevitabilmente l’asta, e nei prossimi mesi si verrà sicuramente a sapere chi sarà riuscito a prendersi la fetta più grossa di una torta molto gustosa.