La banda larga crea occupazione

La banda larga crea occupazione

La banda larga crea occupazione. Non sembrerà forse una novità a chi ha confidenza con le nuove tecnologie e capisce l’importanza di queste nello sviluppo di una società moderna, ma sarà o potrebbe essere uno stimolo importante per chi, invece, non ha ancora compreso l’importanza della Rete.

La conferma emerge dai dati pubblicati da Anitec, l’associazione nazionale industrie informatica, telecomunicazioni ed elettronica di consumo facente parte di Confindustria Anie, la quale ha preso parte all’evento organizzato dalla Commissione Europea con l’industria ICT allo scopo di dimostrare i vantaggi di puntare sulla banda larga per rilanciare l’economia dell’Unione Europea.

Nel rapporto si spiega come le aziende, ma anche i cittadini ovviamente, potrebbero trarre enormi vantaggi dagli investimenti sulla rete, aumentando l’incidenza di questa sulla produttività Europa, oggi al 40% ma con buoni margini di crescita, come afferma Cristiano Radaelli, vicepresidente Anitec:

Dobbiamo agire in linea con l’Europa e impegnarci per trarre profitto dai benefici dell’ICT. Il futuro della competitività europea dipende in larga parte dalla capacità di facilitare la diffusione dell’ICT nei settori pubblico e privato.

Investire nella Rete significa investire nel rilancio economico ma anche, e non è da sottovalutare, nella salvaguardia dell’ambiente, visto che la diffusione delle applicazioni informatiche comporta, secondo il rapporto, anche una potenziale riduzione del 15% delle emissioni di CO2. Un risultato non da poco.

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