Uno dei principali problemi di ogni utente proprietario di un dispositivo portatile è quello di allungare la durata della batteria. Ora una nuova tecnologia potrebbe venire incontro a questo bisogno. Il nome della nuova soluzione, E-MiLi, significa Energy-Minimizing Idle Listening e può essere considerata come una “modalità subconscio”: è stata sviluppata dal professor Kang Shing e dallo studente dottorando Xinyu Zhang presso l’Università del Michigan.
Il nome, alquanto curioso, in realtà già descrive in sé le modalità di funzionamento: anche quando uno smartphone è in modalità di risparmio energetico, in realtà rimane in allerta per ricevere informazioni in entrata e comunque è sempre alla ricerca di un canale di comunicazione stabile. Il nuovo approccio, invece, tende a ridurre questo consumo energetico e a rendere più efficienti i periodi di inattività.
Monitorando i telefoni, infatti, i due scienziati hanno scoperto che un dispositivo riesce a consumare il 60-80% del suo tempo di ascolto in periodi di inattività. Addirittura, in un precedente studio, è stato dimostrato come un telefono in standby consuma all’incirca la stessa energia di quando è completamente attivo. Il sistema ideato da Shing e Zhang, invece, si ispira a quanto accade nella realtà, quando gli esseri umani sono in grado di riconoscere che qualcuno li sta chiamando anche quando stanno dormendo al 90%.
La nuova soluzione consta in un nuovo firmware in grado di rallentare il processore e il software: è in grado di interpretare l’intestazione di un messaggio in un nuovo modo ed i ricercatori sperano che i produttori di chipset WiFi e di smartphone decidano di incorporalo nei vari prodotti sul mercato. Il tutto, peraltro, senza controindicazioni: il sistema è compatibile con ogni device già sul mercato ad oggi.