La British Library, biblioteca nazionale del Regno Unito, è impegnata per dare vita a un database nel quale confluiranno le pagine dei siti Web oggi online ma destinati a cadere presto nell’oblio, così da tramandare alle future generazioni la testimonianza di quanto accade oggi nel mondo.
L’istituzione, che già da tempo conserva una copia di tutti i lavori cartacei editi in Gran Bretagna e Irlanda, dal 2003 ha esteso il suo raggio d’azione anche a materiale come CD e pubblicazioni online, per arrivare oggi alla Rete.
Jacob Lant, portavoce della biblioteca, ha dichiarato che l’operazione ha lo scopo di preservare la moltitudine di fonti d’informazione che oggi testimonia qualsiasi evento accada ma che, in futuro, potrebbe non essere più reperibile, al fine di tramandare ai posteri la conoscenza.
Una delle pagine più nere della recente storia britannica, quella riguardante gli attentati londinesi del 7 luglio 2005, per esempio, porta con sé un un volume incredibile di testimonianze dirette, ricordi, impressioni a caldo, che senza un’operazione di questo tipo andrebbero perdute, dimenticate, così come fu in occasione della prematura scomparsa di Lady Diana, nell’ormai lontano 1997.
Ad oggi, sono circa 6.000 i siti Web “archiviati”, ma il numero è in costante aumento. Quella della British Library è un’iniziativa decisamente lodevole, ma non l’unica nel suo genere. Già da anni è infatti possibile consultare versioni datate dei siti Web, attraverso il servizio messo a disposizione da Archive.org.