Le ultime stime da Wall Street danno le quote di Research In Motion (i produttori del BlackBerry) in aumento con un salto del 16% mentre i diretti rivali di Palm Inc crollano con buco di quasi il 44%, rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso, dovuto principalmente ad un aumento delle spese.
I profitti di Palm nell’ultimo trimestre fiscale sono scesi a 15,4 milioni di dollari dai 27,2 dell’anno precedente, una caduta abbastanza rovinosa specialmente se considerata alla luce dei contemporanei successi di RIM e dell’uscita dell’iPhone, oggetto che probabilmente andrà ad attestarsi in un mercato (quello a metà tra gli smartphone e i palmari) ove Palm in precedenza regnava.
Non sono quindi bastate le buone prestazioni in termini di vendite fatte registrare dall’ultimo modello dello smartphone Treo. Nel trimestre precedente, infatti, Palm aveva tratto almeno l’86% dei suoi profitti dalle vendite di smartphone, una stima che segna con forza il cambio che sta occorrendo nell’azienda che nel 1996 traeva profitto unicamente dai palmari. Tuttavia nonostante la crescita del 14% del comparto telefonia smart, il margine totale di guadagno è inesorabilmente calato.
Sono stati i costi il grave problema di Palm: le spese generali e amministrative sono cresciute e specialmente gli investimenti in ricerca e sviluppo che da soli hanno portato via alla compagnia 2,1 milioni di dollari solo nell’ultimo trimestre. La coscienza delle motivazioni del calo dunque genera una certa fiducia nei vertici dell’azienda:«le vendite record del nostro Treo riflettono quale sia l’area di business sulla quale ci stiamo concentrando» ha dichiarato a PcWorld Ed Colligan, CEO di Palm «sono sicuro che nel 2008 molti più consumatori si rivolgeranno ai prodotti Palm per le loro capacità e la facilità d’uso, cosa che ci mette in un’ottima posizione per crescere».
Non possono tuttavia essere trascurati i dati di RIM che fanno da contraltare. L’azienda del BlackBerry è infatti passata da 128 a 223 milioni di dollari di profitto in un anno, un aumento del 77%. La base clienti è aumentata di almeno 1,2 milioni di utenze raggiungendo quota 9 milioni. Trattasi di cifre che inesorabilmente saranno sottoposte a serie analisi dai responsabili Palm, a prescindere dalle flessioni circostanziali ed alla luce del nuovo quadro concorrenziale che va delineandosi.