Buone notizie in arrivo per l’Agenda Digitale: la Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera ha infatti approvato il documento presentato nelle scorse settimane, sancendo un accordo bilaterale che potesse metter d’accordo tutti gli schieramenti politici italiani. Trattasi di un primo, importante, passo verso la concretizzazione di una serie di leggi e provvedimenti volti a favorire lo sviluppo tecnologico in Italia: da settembre dovrebbero avere il via le consultazioni per delineare la migliore strada da seguire ed apportare eventuali lievi modifiche.
Punto principale dell’Agenda Digitale in salsa tricolore è la realizzazione del cosiddetto Fondo per l’Italia, un bacino cui potranno attingere progetti meritevoli per l’allestimento di nuove startup. Fine ultimo dell’iniziativa è la concessione a piccoli imprenditori di finanziamenti utili ad avviare una nuova attività sulla base di idee innovative, semplificando inoltre l’iter burocratico ed eliminando una serie di ostacoli che finora hanno impedito al paese di progredire da tale punto di vista. Dal 2013 al 2015 saranno quindi messi a disposizione 120 milioni di euro per finanziare le startup.
La rivoluzione digitale italiana deve tuttavia partire “dal basso”, dai singoli cittadini, ed ecco che il documento approvato dalla Camera contiene una serie di provvedimenti volti a sensibilizzare la popolazione circa le tematiche del Web, favorendo l’accesso ad Internet in aree disagiate oppure alle famiglie meno fortunate e fornendo loro sia un supporto economico per l’acquisto di materiale informatico che agendo sul campo per l’allestimento di nuove infrastrutture. Anche la Pubblica Amministrazione sarà coinvolta dall’Agenda Digitale, con una sensibile riduzione di materiale cartaceo in favore di un processo di digitalizzazione a trecentosessanta gradi.
L’Italia, insomma, è pronta ad accogliere quella ventata di aria fresca tanto acclamata ma mai giunta fino ad oggi per rinnovare il panorama tecnologico del Bel Paese. Le tempistiche di realizzazione dei progetti inclusi nell’Agenda Digitale non sono ancora noti, ma la speranza è che il cambiamento possa avvenire nel più breve tempo possibile, permettendo alla nazione di compiere quei passi che nel resto del mondo sono stati compiuti oramai da lungo tempo.