L’International Advertising Festival di Cannes Lions (21-27 giugno) è arrivato alla cinquantaseiesima edizione. Tra i premi attribuiti quest’anno, segnalati su sito ufficiale, nella sezione “Use of mixed media” è stata premiata una campagna crossmediale italiana, realizzata dall’agenzia Armando Testa per Baci Perugina.
Per chi non l’avesse vista, la campagna in questione, “From Giovanni to Don Giovanni”, ha fatto leva anzitutto su YouTube e Facebook, con l’accompagnamento di momenti “outdoor” (ad esempio in Piazza Duomo a Milano): tutto inizia con un video caricato su YouTube dal povero Giovanni, innamorato con poche chance di successo della vicina di casa Gaia; lei decide di concedergli un bacio se le arriveranno almeno 50.000 richieste in tal senso, via email, dagli utenti della rete.
Giovanni ricorre quindi a YouTube e Facebook per spargere la voce. Tra i supporter, compare a un certo punto “Baci Perugina”. La favola continua: arrivano i 50.000 contatti email e la conseguente scena del bacio tra Giovanni e Gaia, arrivano migliaia di contatti su YouTube, ma soprattutto si conta un incremento di 150.000 visite al sito dei “Baci”.
Tra le altre medaglie d’oro nella stessa categoria, la campagna per il Mach3 di Gillette (Procter&Gamble), realizzata per il mercato indiano da Mediacom Media India: in questo caso, la campagna parte con un sondaggio commissionato a Nielsen sulle abitudini di rasatura degli uomini indiani e sulle preferenze delle donne. Il sondaggio genera un effetto “buzz” che si propaga tra i servizi di informazione, TV, radio, magazine e quotidiani. Al momento giusto, nel dibattito interviene “Gillette”, con le prove gratuite per strada nelle popolosissime metropoli e con i richiami online al dibattito sulla rasatura. Esito: incremento del 38% nelle vendite del prodotto.
Altri due “case” al top della categoria “Use of mixed media” sono il lancio di Toyota Aygo Music in Belgio, per il target dei ragazzi tra 16 e 25 anni (incentrata sulla gara online “Car Dance Party”, che sollecitava l’invio di video in vista di una premiazione) e la storia a sé della “Trillion Dollar Campaign” per “The Zimbabwean Newspaper”, quotidiano che, esiliato dal regime di Mugabe, ha trovato il modo di denunciare le condizioni drammatiche del Paese e le responsabilità del suo governo utilizzando come “medium” del messaggio le banconote da un miliardo di miliardi di dollari dello Zimbabwe, “più economiche della carta”.