La Carta dei cento per il libero WiFi. È ‘iniziativa che L’Epresso ha messo in piedi preparando un documento che “liberi”, letteralmente, l’Italia dai limiti restringenti cui le reti WiFi sono sottoposte dalla Legge Pisanu.
Una legge preparata ai tempi degli attentati terroristici di Londra in risposta alla situazione di tensione che si era venuta a creare in quel periodo, quando parve cosa giusta stabilire l’identificazione obbligatoria per le connessioni WiFi, una decisione che al giorno d’oggi, tuttavia, appare superata e poco rispondente agli scopi per cui fu presa.
La mozione che si sta preparando potrebbe avere un sostegno bipartizan dalle forze politiche, oltre a ricevere il sostegno di professionisti e appassionati che nel mondo della Rete ci lavorano, si informano e si divertono.
L’obiettivo è quindi quello di non rinnovare alcune delle disposizioni della Legge Pisanu, cioè quelle che sono in scadenza il 31 dicembre di quest’anno e che prevedono, per la concessione dell’accesso alla Rete ai pubblici esercizi, diversi passaggi obbligatori, come quello di chiedere la licenza al questore della città o l’obbligo, per chi offre punti d’accesso a Internet, di chiedere la carta d’identità dei clienti, ad esempio.
Limite pesante è poi quello che obbliga chi fornisce una rete WiFi, ad identificare tutti gli utenti che si connetteranno alla rete, limitando di fatto la diffusione di questa tecnologia e facendo rimanere “al palo” l’intera nazione.
Il documento dovrebbe quindi avere l’effetto di evitare il rinnovamento di tali provvedimenti “speciali” (rinnovati già due volte negli anni), ma per farlo viene chiesto ovviamente il supporto di tutti quanti siano interessati.
I metodi per prendere parte a questa iniziativa sono diversi, uno dei più efficaci è senz’altro il classico “passaparola” da fare in forum, blog e social network, al fine di far arrivare il messaggio a chi, leggi la classe politica, dovrà prendere la decisione finale sull’argomento.