Forse non tutti sanno che la Carta Regionale dei Servizi è una smart card vera e propria, capace di salvare varie informazioni al suo interno, tra cui i certificati per la firma digitale.
Si tratta di una carta che sostituisce la vecchia tessera sanitaria e che è ormai presente nelle mani dei cittadini di molte regioni Italiane. Purtroppo però si tratta di una grande occasione sprecata.
L’idea originaria era quella di dotare il cittadino di una smart card che, mediante i certificati di firma digitale, lo autenticasse in modo certo nei siti della P.A. e gli consentisse di eseguire varie operazioni, comodamente seduto a casa sua.
In realtà questi servizi non si sono mai sviluppati anche perchè le varie Regioni non hanno messo a disposizione dei cittadini una completa infrastruttura hardware e software a supporto della Carta.
Oggi, chi volesse usare la Carta, dovrebbe procurarsi (peraltro con fatica) il lettore di Smart Card, installare il software, trovare i siti compatibili e finalmente usare il prodotto. Un percorso decisamente poco fattibile per la gran parte dei cittadini che, come noto da varie indagini, non hanno buona padronanza nell?uso del computer.
Una soluzione poteva essere, ad esempio, quella di integrare il software per l’uso della Carta e il relativo “interfacciamento” con i siti convenzionati, direttamente nel lettore. In questo modo bastava installare il lettore e, inserendo la Carta, si era subito pronti ad accedere ai vari servizi.
Va inoltre rilevato che l’aver separato il software dal lettore ha di fatto escluso dall?uso della Carta sistemi operativi quali Mac OS e Linux, in quanto è facile immaginare che i vari software che saranno sviluppati a supporto dei vari servizi, saranno rilasciati solo per Windows.
Al momento, dunque, la Carta Regionale dei Servizi resta solo il sostituto “plastico” alla vecchia tessera sanitaria cartacea, quando sarebbe potuta invece essere molto più utile.