In serata il sito della CIA è caduto sotto gli attacchi coordinati di un vasto gruppo di cracker: l’operazione è stata rivendicata dagli Anonymous, i quali tramite uno degli account Twitter ricollegati al gruppo hanno immediatamente annunciato il canonico “CIA TANGO DOWN”.
La notizia ha immediatamente creato forte scalpore ed ancora una volta l’obiettivo è stato pertanto raggiunto: gli Anonymous portano la propria battaglia sotto gli occhi dei media di tutto il mondo, dando seguito ai propri principi grazie alla forte eco raccolta dai propri raid punitivi.
La CIA è soltanto l’ultima delle vittime cadute sotto i colpi degli Anonymous. Sebbene la rivendicazione non indichi motivazioni specifiche a motivazione dell’attacco, appare chiaro il fatto che la CIA sia identificata tra le forze “del male” che il mondo occidentale utilizzerebbe contro la libertà dell’utenza. Nel caso specifico l’attacco rientra nel novero dell’operazione “FuckFBIFriday” e va interpretata nel corollario degli attacchi (DOJ, FBI ed altri) che hanno seguito la chiusura di Megaupload e l’arresto di Kim Dotcom. La battaglia contro SOPA, PIPA e ACTA è parte integrante dei principi che reggono le azioni del movimento, ed in ognuno di questi casi le autorità USA sono identificate come il nemico.
L’attacco, come in altri casi, è stato portato avanti tramite DDoS (Distribuited Denial of Service). Nel momento in cui pubblichiamo il sito è ancora offline dopo alcune ore dall’inizio delle operazioni e le autorità non hanno ancora diramato comunicazioni ufficiali in merito.