Se non siamo nemmeno entrati nell’era del 5G, la Cina è già oltre, ben organizzata per accogliere la rete di prossima generazione, il 6G. Il paese sta già lavorando per vestire il ruolo di pioniere nel network, con Su Xin, a capo di un gruppo dedicato del Ministero dell’Industria e dell’Information Technology, che ha affermato come Pechino abbia cominciato a strutturare il 6G all’inizio di quest’anno. Siamo alle fasi prettamente iniziali, tanto che lo stesso Xin ha ricordato come non si aspetta che le applicazioni commerciali siano pronte prima della fine del prossimo decennio.
Stando a quanto comunicato al China Securities Journal, il 6G sarebbe l’ultima vera innovazione nel campo delle reti. Il motivo? Da questo standard in poi, i cambiamenti dovrebbero essere iterativi piuttosto che generazionali, ovvero con vantaggi concreti ma minimi in quanto a velocità e latenza. Quello che si vedranno saranno benefici applicativi ma non veri e propri passi da gigante per l’infrastruttura. “Il 5G ha tre scenari di miglioramento: larghezza di banda, bassa latenza e ampia connessione – ha detto – penso che il 6G possa incrementare tutti gli aspetti, portando una velocità mai vista”.
Di cosa parliamo? Beh, secondo le analisi tecniche a un massimo di 1Tbps al secondo. La Cina dovrebbe essere uno dei leader nelle reti 5G grazie al forte sostegno del governo, alla presenza di importanti fornitori come Huawei e di operatori mobili che vogliono far fronte alla domanda esplosiva di dati da parte degli utenti. Cosa davvero porterà il 6G deve ancora essere chiaro ma di certo c’è già chi parla di un’ulteriore integrazione per le tecnologie oggi emergenti, come l’Intelligenza Artificiale.