La Cina ha bloccato WhatsApp. Negli ultimi mesi, l’applicazione di messaggistica aveva subito brevi interruzioni nel servizio in Cina, con gli utenti non più in grado di inviare chat video o foto. Ora, anche i messaggi di testo sono stati completamente bloccati, secondo Nadim Kobeissi, della Symbolic Software, società di ricerca a Parigi che controlla anche la censura digitale in Cina.
Quella che era iniziata come una censura relativa agli allegati come foto, audio e video, adesso si è evoluta con il blocco dei messaggi d testo. Kobeissi ha scoperto che la Cina potrebbe avere recentemente aggiornato il suo firewall di stato per rilevare e bloccare il protocollo NoiseSocket che WhatsApp utilizza per inviare testi, oltre a bloccare l’HTTPS / TLS che WhatsApp utilizza per inviare foto e video. Le prime interruzioni del servizio sarebbero iniziate già lo scorso mercoledì. La mossa è un duro colpo a Facebook, che è stato bandito in Cina dal 2009 e possiede WhatsApp.
Con il blocco dell’applicazione di messaggistica in Cina, la presenza di Facebook si limita, adesso, all’applicazione Colorful Balloons che è stata lanciata lo scorso mese senza che il social network apparisse direttamente come proprietario dell’app.
Il blocco di WhastApp arriva, curiosamente, in concomitanza con il prossimo 19° Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese. WhatsApp potrebbe essere stato colpito perché l’applicazione offre una crittografia end-to-end che mantiene i messaggi degli utenti privati. Al contrario, altre applicazioni cinesi come WeChat forniscono i dati personali di tutti gli utenti al governo cinese. Proprio WeChat potrà godere di enormi vantaggi dal blocco di WhastApp da tutto il territorio cinese.
Al momento, WhatsApp non ha voluto commentare la notizia del blocco della sua app in Cina.