Anche la Cina vuole puntare sulla mobilità elettrica per combattere l’inquinamento. Secondo Bloomberg, infatti, il paese si starebbe preparando a porre fine alla vendita ed alla produzione di veicoli a combustibile fossile. Il paese mirerebbe a utilizzare il divieto come un modo per incoraggiare i fabbricanti di automobili locali a sviluppare macchine a propulsione elettrica.
Parlando ad un forum sull’auto, sabato, Xin Guobin, vice ministro del settore dell’industria e delle tecnologie, ha affermato che i regolatori cinesi stanno lavorando per trovare una scadenza per stoppare la vendita e la produzione dei veicoli a combustibile. La Cina è il più grande mercato mondiale di automobili, con oltre 28 milioni di veicoli venduti nel 2016, un numero che ha continuato a crescere negli ultimi anni. Bloomberg osserva che la Cina sta lavorando per incoraggiare la crescita del proprio mercato di auto elettriche attraverso sussidi, in quanto la mobilità elettrica contribuisce a ridurre le emissioni di carbonio. La Cina, infatti, soffre di gravi problemi d’inquinamento atmosferico.
La Cina non è l’unico paese al mondo a voler vietare la vendita di nuove auto a combustibile. Francia ed Inghilterra, per esempio, mirano a fare lo stesso e per entrambe la timeline sarebbe il 2040.
Anche le case automobilistiche stanno puntando sempre di più verso la mobilità elettrica. Per esempio, di recente, Volvo ha annunciato le proprie intenzioni di voler produrre solo macchine ibride o elettriche entro il 2019. Jaguar Land Rover, invece, prevede di fare lo stesso entro il 2020.