Pochi giorni fa, un report di Bloomberg aveva affermato che il Governo Cinese avrebbe chiuso la porta a tutte le VPN chiedendo ai provider locali di renderle inutilizzabili a partire dal prossimo anno. Una mossa pensata per tentare di controllare maggiormente l’informazione, impedendo ai cittadini di accedere a tutte quelle risorse web che sono state vietate nel paese come l’accesso ad alcuni social network ed ai maggiori portali d’informazione.
Tuttavia, un nuovo rapporto pubblicato nel sito di notizie The Paper, scoperto da Engadget, sembra contraddire tale relazione di Boolmerg. Il Ministero dell’Industria e della Tecnologia dell’Informazione cinese avrebbe, infatti, dichiarato che le VPN “autorizzate“, come quelle domestiche o delle aziende internazionali, saranno autorizzate a svolgere attività come al solito e che le nuove restrizioni si applicheranno solo alle VPN non autorizzate, una politica che il ministero ha già applicato dallo scorso gennaio. Detto questo, l’affermazione di The Paper non chiarisce in realtà quale siano i requisiti per ottenere l’approvazione o come funzionerà tale processo di approvazione, lasciando così spazio a possibili restrizioni supplementari se il Governo decidesse di farlo. Inoltre da capire come gli utenti potranno ottenere l’approvazione per l’utilizzo delle VPN.
Una dichiarazione da parte del ministero Cinese sicuramente non molto chiara. Forse davvero la Cina non bloccherà di fatto l’utilizzo delle VPN ma potrebbe, comunque, limitarne fortemente la fruizione approvando l’utilizzo solamente di quelle che riterrà opportune e che probabilmente saranno quelle che non permetteranno ai cittadini di poter accedere alla risorse web censurate. Ma potrebbe anche essere, viceversa, il segno di una maggiore apertura. Sicuramente, di questa nuova politica cinese se ne sentirà ancora parlare nei prossimi giorni quando si capirà davvero la posizione del Governo cinese.