La crisi del sistema bancario e finanziario statunitense costerà alle compagnie dell’information communication technology oltre 4 miliardi di dollari. Gli istituti di credito, infatti, in questa particolare situazione di criticità, stanno fortemente riducendo i propri investimenti nell’ICT, con conseguente sgonfiamento delle vendite nei bilanci delle principali società del settore.
Secondo le stime compiute dal Tabb Group, il business dell’industria tecnologica specializzata per la finanza calerà a 21,9 miliardi di dollari nel 2008, e a 17,6 miliardi nel 2009.
Per alcuni osservatori l’impatto della ridotta spesa bancaria sull’ICT potrebbe però essere addirittura maggiore: oltre un quinto dell’intera spesa mondiale nella tecnologia è infatti generato proprio dalle imprese finanziarie come la Lehman Brothers, le cui unità acquistate da altre società del settore vedranno gli investimenti tecnologici più che dimezzarsi.
Uguale tendenza dovrebbe condurre le principali banche americane e, tra di esse, quelle oggetto di acquisizione e fusione, che per evitare duplicazioni di sistemi operativi e di sicurezza, renderanno omogenee le tecnologie utilizzate.