La comunità di “social lending“, all’interno della quale alcuni membri che ne fanno parte mettono a disposizione il proprio denaro per prestarlo a coloro che ne fanno richiesta, è in costante aumento.
La crisi finanziaria, infatti, e la conseguente sfiducia nelle banche, ha alimentato questo fenomeno. La comunità di social lending di Zopa è quella infatti che ha avuto un maggiore incremento di iscritti e finanziato prestiti con tasso di interesse agevolato.
A differenza del social lending americano, che in questo periodo ha subito un decremento in quanto legato al meccanismo creditizio delle banche, il social lending italiano non ha intermediari tradizionali come le banche.
Questi servizi, infatti consente di mettere in contatto diretto chi presta soldi con chi ha bisogno di soldi.
È assicurata la totale trasparenza e correttezza precisando che chi mette a disposizione i soldi è soggetto a una verifica dell’identità, che prevede un bonifico di riconoscimento prima di potere essere accettato come membro.
Questo nuovo sistema di P2P finanziario (si parla di finanza 2.0) riuscirà ad emergere e consolidarsi fortemente nel panorama finanziario?