Quando la crisi economica incombe ed arrivare a fine mese inizia a diventare un obiettivo non sempre alla portata, riuscire ad ottimizzare le proprie risorse significa in molti casi far la differenza tra un bilancio famigliare in attivo ed un bilancio in passivo. E la cosa non riguarda soltanto la spesa, ove una miglior gestione dei consumi ed una maggior consapevolezza sugli stessi può significare un immediato e cospicuo risparmio: i nuclei famigliari potrebbero migliorare i propri bilanci anche aggiungendo nuove voci in entrata. Il tutto applicando all’economia domestica quella che è una regola generale della macroeconomia: l’ottimizzazione delle risorse aumenta la redditività.
eBay ha fotografato questa situazione con un nuovo report nel quale sottolinea quanto le famiglie italiane potrebbero sfruttare il marketplace per ottimizzare le risorse che posseggono e che non utilizzano. Quanti beni di consumo possediamo in armadi, soffitte e cassetti, lasciati per anni nel nulla perché sbarazzarsene dispiace, ma utilizzarli non rientra più tra i nostri progetti? eBay, cercando una opportunità per sé, la offre agli utenti: perché non reimmettere in circolo i beni ormai archiviati, così che semplici ingombri possano trasformarsi in moneta ed andare così a coadiuvare l’economia domestica? Perché non trasformare dei “raccoglipolvere” in un modo per guadagnare e stuzzicare così ancora il desiderio di shopping nonostante il periodo consigli estrema cautela?
Ne abbiamo parlato con Irina Pavlova, responsabile della comunicazione di eBay.it, per capire quali siano gli ostacoli che tengono oggi gli italiani ancora troppo lontani da tale opportunità: frizioni culturali? Semplice inerzia? Mancata consapevolezza? La realtà è quella di un paese nel quale ogni cittadino possiede circa 85 oggetti non utilizzati, che quantifica approssimativamente in 1700 euro e che invece potrebbero valere fino a 4000 euro se rimessi sul mercato.
In periodo di crisi, infatti, il ciclo dell’usato aumenta considerevolmente il proprio volume di scambi poiché all’aumento dell’offerta coincide a rigor di logica anche ad un aumento della domanda. Gli italiani possono pertanto approfittarne, ma per far ciò sarà necessario un qualche intervento di stimolo per cambiare un’inerzia che, ad oggi, allontana invece dal raccogliere l’opportunità.
L’opportunità eBay
Webnews: Gli italiani tengono un “tesoretto” in casa: non si rendono conto di quanto possa valere, hanno difficoltà nel considerare le opportunità della rete o non lo mettono in vendita per semplice pigrizia?
Irina Pavlova, eBay.it: «Gli italiani con tutta probabilità non si rendono conto del valore degli oggetti accumulati nelle loro case, e come da stima anche di una ricerca TNS per eBay, credono che il valore economico di ciò che non utilizzano più si aggiri intorno ai 1.700 euro, ma in realtà è ben più alto, arriva infatti a quasi 4.000 € se questi oggetti fossero venduti su eBay. Inoltre molti credono che vendere un oggetto online sia complicato, richieda troppo tempo e conoscenze specifiche, quando invece è molto più semplice di quello che uno possa pensare».
Quanto impegno richiede mettere in vendita un oggetto su eBay?
«Mettere in vendita un oggetto su eBay richiede pochissimo tempo. Basta avere un account eBay (per cui è necessario solo un indirizzo mail e la maggiore età) e si può cominciare subito a vendere come utente privato, occasione in questo momento più proficua che mai in quanto fino al 30 giugno ci saranno tariffe ulteriormente scontate per i venditori privati, con un risparmio del 20% sulle commissioni sul valore finale. Su eBay inoltre è presente una guida completa alla vendita all’interno della sezione “Aiuto”.
Il processo di vendita è diventato ancora più veloce e istantaneo con l’arrivo delle applicazioni mobile che rappresentano la nuova frontiera dello shopping, infatti oggi è possibile vendere su eBay direttamente dal proprio iPhone grazie all’app dedicata, senza dover per forza avere il computer davanti».
Quali sono gli oggetti che più di ogni altro potrebbero rappresentare una seria opportunità se riciclati? E in che ambiti si riscontra la maggior richiesta, attualmente?
«La tecnologia usata rimane quella che genera il maggior interesse da parte degli internauti, anche perché il susseguirsi di nuovi modelli di device è talmente rapido che l’uscita di un modello aggiornato non significa che quello precedente non sia ancora perfettamente utilizzabile.
Anche l’abbigliamento però è tra i prodotti più richiesti e soprattutto è quello che, in Italia, consentirebbe di avere il maggior guadagno nella rivendita. Sempre secondo l’indagine Tns, infatti, le donne italiane si distinguono in Europa per il maggior numero di borse inutilizzate stipate nei loro armadi, si arriva infatti a 4,23 borse che non utilizza più. Con un valore stimato di 41,83 € per borsa, rivendendole su eBay si potrebbero guadagnare circa 177 €».
La crisi economica sta cambiando qualcosa nella percezione degli oggetti usati?
«La crisi economica sta avendo un forte impatto su tutto l’ecommerce al di là che si tratti dell’acquisto di oggetti nuovi oppure usati. L‘intero settore è infatti cresciuto dallo scorso anno di circa il 20%. Gli oggetti usati sono percepiti come una possibilità per avere un ulteriore guadagno da accumulare tra i risparmi, e questo è dimostrato anche dalla ricerca TNS e dall’aumento dell’80%, rispetto a cinque anni fa, della propensione a rivendere ciò che non si usa più.
Cosa può fare un utente che non ha mai venduto su eBay per iniziare a mettere sul marketplace i propri oggetti?
«Per chi non ha mai venduto su eBay c’è un’intera sezione dedicata al mondo delle vendite che spiega quali sono i diversi passaggi da seguire. C’è una parte dedicata a informazioni generali sulla vendita, una parte dedicata agli strumenti di vendita e un’altra dedicata a tutte le tariffe.
Per cominciare a vendere è necessario solo un account eBay e un oggetto da vendere, nient’altro».
Con l’IMU in arrivo e l’estate alle porte, aprire vecchi cassetti e svuotare gli armadi potrebbe regalare qualche soddisfazione aggiuntiva. Internet è una opportunità anche sotto questo punto di vista, ed è una opportunità che è possibile “pesare” direttamente in moneta.